I segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Roberto Benaglia, Michele De Palma e Rocco Palombella, hanno inviato una lettera alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai ministri competenti sulla critica situazione dell’ex Ilva.

Nella lettera, i leader sindacali metalmeccanici esprimono profonda preoccupazione per il secondo rinvio dell’Assemblea dei soci, definendolo un “ulteriore e grave atto di irresponsabilità”. Sottolineano che tale rinvio conferma le loro denunce sulla mancanza di volontà da parte di entrambi i soci di risolvere positivamente la vertenza, salvaguardando un asset industriale strategico e i 20mila posti di lavoro a rischio.

I sindacati sostengono che il tempo che trascorrerà fino alla prossima riunione, prevista il 6 dicembre, comporterà un ulteriore peggioramento del gruppo siderurgico già in collasso, con il deterioramento degli impianti, delle condizioni di sicurezza e la sofferenza delle famiglie dei lavoratori. Queste famiglie sono già duramente colpite dagli ammortizzatori sociali utilizzati per fare cassa anziché consentire la risalita produttiva.

I rappresentanti sindacali lamentano l’assenza di comunicazioni ufficiali sul confronto tra i due azionisti, definendo drammatica la situazione e affermando che la mancanza di chiarezza aggrava il disagio sociale, rendendolo insostenibile.

Nella conclusione della lettera, i sindacati chiedono urgentemente una convocazione per ricevere un aggiornamento sulla vertenza e sulle decisioni del governo per risolvere la crisi dell’ex Ilva, come stabilito nell’ultimo incontro del 9 novembre. In caso di mancata convocazione, annunciano l’autoconvocazione presso Palazzo Chigi.