È successo a Trani, dove Tayesy e Katakolon, due splendide tartarughe della specie Caretta caretta, sono state liberate al largo della costa nel pomeriggio di ieri, dopo essere rimaste incastrate nelle reti di pescatori delle marinerie di Molfetta e Bisceglie nei giorni precedenti.

Con lunghezze rispettivamente di 75 e 60 centimetri e un’età compresa tra i 20 e i 40 anni, le due tartarughe sono state curate con dedizione dai volontari del centro tartarughe di Molfetta, gestito dal Wwf. Una delle tartarughe presentava una patologia da annegamento, mentre l’altra soffriva di gasembolismo. Grazie alle cure ricevute durante la settimana di degenza, le tartarughe sono state pronte per il rilascio in mare.

Dopo essere state microchippate, le tartarughe sono state rilasciate con successo, sfruttando il supporto dei mezzi della Lega navale di Trani. La Lega navale ha espresso l’intenzione di “istituzionalizzare iniziative” per il rilascio delle tartarughe, coinvolgendo pescatori locali, associazioni di volontariato cittadine, il Comune e le scuole. Una nota ufficiale della Lega navale ha annunciato la volontà di creare un piccolo centro per il recupero delle tartarughe gestito dai volontari direttamente in città.

Questo atto di salvataggio non solo ha restituito Tayesy e Katakolon al loro habitat naturale, ma ha anche sottolineato l’importanza della collaborazione tra volontari, organizzazioni locali e comunità nella tutela del mare e delle sue creature. La Lega navale si propone ora di continuare a svolgere un ruolo attivo nella conservazione della fauna marina, coinvolgendo attivamente la comunità locale.