Una svolta nelle indagini sulla morte del giovane Natale Naser Bahtijari, 21enne leccese, avvenuta tra il 22 e 23 febbraio, sembrerebbe riconducibile ad una vendita di stupefacenti finita in tragedia. Messi in stato di fermi i tre sospettati.

Durante l’alba di questa mattina, la squadra mobile di Taranto ha provveduto al fermo di tre giovani di Manduria, uno dell’età di 20 anni e i due dell’età di 23 anni, sospettati di aver commesso l’omicidio di Natale Naser Bahtijari, originario di Campi Salentina e residente a Lecce. Il movente che ha portato all’uccisione del giovane potrebbe nascondere traffici di droga tra la cittadina di Manduria e Lecce.

Ad avvalorare la tesi dei tre giovani sospettati, sono i loro precedenti legati agli stupefacenti, che hanno dato modo alla Procura di Lecce in accordo con la Procura di Taranto di poter emettere lo stato di fermo.

Il corpo del giovane, dopo la denuncia della sua scomparsa, è stato ritrovato la mattina del 23 febbraio, su un cavalcavia della strada per Oria. Accoltellato e buttato in una scarpata.

Sul luogo del delitto sono intervenuti la polizia di Manduria e la scientifica, oltre agli operatori sanitari e il medico legale, che ha provveduto ad esaminare le lesioni riportate sul cadavere. Le lesioni erano compatibili con armi da taglio, e secondo indiscrezioni si parlerebbe di una vera e propria esecuzione.

Secondo le ipotesi investigativa la stessa sera, il giovane ha avuto un contatto con i tre ragazzi, per riscuotere il pagamento di una vendita di stupefacenti. Così il giovane si sarebbe presentato a Manduria in compagnia di due amiche.

Dalle immagini riportate dalle telecamere della zona si può vedere la vittima in Piazza Vittorio, raggiunto da due uomini con cui poi si è allontanato in tarda sera.

Le ipotesi possono ricondurre alla possibilità che il giovane possa essere stato colpito più volte con armi da taglio, in un bar del centro storico di Manduria. Successivamente la vittima è stata trasportata con un’autovettura, fatta scendere, e in un luogo periferico finita ed abbandonata sul luogo dove poi è stato ritrovato il corpo.

Dopo aver commesso l’omicidio gli autori con l’aiuto di terzi individui, avrebbero colpito ferocemente il corpo del ragazzo per non renderlo riconoscibile e avrebbero sottratto con forza alle due amiche della vittima, l’autovettura utilizzata per raggiungere la piazza nella quale le due giovani erano ancora in attesa di Natale.

Sono tante le domande sulle ragioni di un così terribile omicidio, ma la Procura ipotizza che dietro vi sia il mancato pagamento della vendita degli stupefacenti oggetto della discussione, finita poi in tragedia per il giovane Natale.

Le modalità dell’aggressione sarebbero un perfetto segnale di un contesto di criminalità organizzata che vive e prospera nel tarantino.