Ieri sera si sono concluse, sull’intero territorio nazionale, le primarie del Partito Democratico che hanno visto concorrere per la Segreteria del partito, Elly Schlein, deputata Pd, e Stefano Bonaccini, Governatore dell’Emilia Romagna.

Con il 53,8% delle preferenze degli elettori, la Schlein, è la prima donna segretaria del Partito Democratico. In Puglia invece si registra un voto in controtendenza: nonostante i voti favorevoli di Taranto e Brindisi per la Schlein, Bonaccini si aggiudica il primato a Bari, Lecce, Foggia e Bat.

Il presidente Emiliano, sostenitore di Bonaccini, si è congratulato con il risultato raggiunto a livello nazionale dalla Schlein, dichiarando che “queste primarie ricostruiscono e rilanciano il Partito Democratico come forza guida dell’Italia”.

Infatti, un milione di italiani ieri si è recato presso i 5500 gazebo allestiti in tutta Italia e ha espresso un giudizio posirivo nei confronti dei programmi di entrambe i candidati. Programmi densi di tematiche delicate come l’emergenza climatica, le politiche sociali, l’accoglienza e la riduzione della precarietà lavorativa. Dopo una sconfitta piuttosto sonora alle ultime elezioni nazionali dello scorso settembre, il Partito Democratico ha assistito ad una nuova mobilitazione del suo elettorato e non. Bastava semplicemente recarsi ai seggi con documento di identità, tessera elettorale e un contributo di 2 euro. Cade, quindi, la condizione dell’iscrizione obbligatoria al Partito.

Inoltre, è stata prevista la possibilità di esprimere il proprio voto anche on line, a condizione che ci fosse la preregistrazione con Spid e ci fosse lontananza di almeno 20 km dal seggio più vicino. Con Elly Schlein, Segretario nazionale del Partito democratico, anche l’ala sinistra del sistema partitico italiano volge la sua attenzione ad una donna.