Di seguito, pubblichiamo una lettera aperta della segreteria regionale Federazione Sindacati Indipendenti – Coordinamento Nazionale Infermieri. La FSI, a proposito delle mancate promesse della Politica circa l’Ospedale della Murgia.

L’Ospedale della Murgia è stato inaugurato il 14 aprile 2014 alla presenza dei vertici regionali e aziendali della ASL Bari, con una promessa fatta ai cittadini delle popolazioni locali dal presidente Vendola: “Questo sarà il presidio di eccellenza del territorio, il presidio che avrà le specialità più evolute, le tecnologie più di avanguardia a disposizione dei cittadini e delle cittadine di Altamura, Gravina, Santeramo, Poggiorsini. Credo che con l’Ospedale della Murgia noi dovremo essere anche in grado di attrarre pazienti da fuori regione, perché qui si può trovare la buona sanità”.
A distanza di un anno, quella solenne promessa non è stata ancora mantenuta. Anzi, per un certo periodo, a seguito di alcuni decessi verificatisi, i cittadini hanno seriamente dubitato dell’efficienza della struttura. Ma con il lavoro e l’impegno di tutti coloro che vi lavorano, si è riusciti a ristabilire il necessario clima di fiducia.
Tuttavia, è forte il timore che l’opera rimanga una grande incompiuta: una bella struttura, architettonicamente superba, più simile ad uno scrigno vuoto che al contenitore di eccellenze promesso.
Per carenza di requisiti, dei 207 posti letto previsti sono stati autorizzati solo 139, con l’aggiunta dei posti di dialisi e di nefrologia.
Apprendiamo oggi, a mezzo stampa, dell’approvazione da parte della giunta regionale di una delibera con cui si da il via libera all’attivazione di 4 posti letto di UTIC (unità di terapia intensiva coronarica), 10 posti letto di oculistica, 10 posti letto di otorinolaringoiatria e di 15 posti letto per il reparto di pneumologia.
Purtroppo non è dato sapere la tempistica di tali attivazioni. Potrebbero volerci anche anni, dal momento che, ci risulta, sono necessari ancora lavori di adeguamento strutturale in molti ambienti del nosocomio. Per non parlare dell’inagibilità della pista di atterraggio per gli elicotteri.
Inoltre, non vi è ancora traccia dei reparti di neurologia, neonatologia, urologia, con i relativi posti letto.
Molto delicata appare anche l’inadeguatezza della rete IMA-SCA che non tiene conto della popolazione lontana dal Miulli per IMA-SCA e aritmie critiche e delle difficoltà del servizio di 118 che lamenta da tempo inadeguatezza dei mezzi di soccorso ed altre gravi criticità.
Con l’apertura del nuovo ospedale, per le comunità di Altamura, Gravina, Santeramo e Poggiorsini non è cambiato nulla: bisogna ancora rivolgersi ad altri ospedali, anche molto distanti, se si vuole una qualche soluzione ai problemi di salute che necessitano di cure specialistiche.
Affinché le popolazioni locali possano rivolgersi con tranquillità e sicurezza al proprio ospedale è necessario dimostrare di possedere livelli di efficaci a ed efficienza e professionalità indiscutibili in grado di competere con i vicini ospedali di Acquaviva e di Matera.
Allo stato attuale sono ancora tantissimi i cittadini che si rivolgono a tali strutture perché reputate più affidabili.
I tempi della politica e della burocrazia sono lunghi si sa, ma le comunità della Murgia non possono aspettare oltre (non sono forse troppi 18 anni?), hanno diritto a quel “presidio di eccellenza del territorio”.
È per questo che la FSI, facendosi portavoce delle istanze dei cittadini, oltre che degli operatori, chiede al governo regionale, alla dirigenza della ASL Bari e a tutta la compagine politica di non dimenticare le promesse e di procedere celermente con tutti gli atti e i provvedimenti necessari al fine di assicurare tutti i livelli di cure necessarie alle popolazioni dei comuni interessati.