Il riordino dell’Amtab è partito dai vertici. Più precisamente dal direttore generale Francesco Lucibello che con il suo contratto, a metà tra Stp e la municipalizzata locale, si becca 145mila euro all’anno, oltre a una serie di benefit e una BMW GT come auto aziendale. La scala gerarchica, vista in maniera discendente, pone al di sotto del numero uno dell’Amtab i suoi dipendenti, autisti compresi.

Dal primo aprile, per loro, è previsto un premio di produzione che farà sicuramente la differenza nelle buste paga. Ma per chiudere il cerchio è necessario far rientrare anche i fruitori dei servizi offerti dalla municipalizzata, i passeggeri che ogni giorno lottano nella speranza di arrivare da un punto a un altro della città, senza intoppi.

Siamo andati ad ascoltare loro, gli abbonati, quelli che pagano regolarmente il biglietto per una corsa e quelli che se ne fregano. Il responso generale è pressoché unanime. Un disastro.