Da circa 10 giorni in via Capaldi, quasi all’angolo con via Re David, troneggia un’istallazione di arte moderna. L’immagine, inviata alla redazione da un nostro lettore, immortala l’ultima opera del famoso Amiu-sfalzin, esponente di spicco della street art. La scultura è frutto di una donazione alla città da un anonimo mecenate, cultore del bello e evidentemente desideroso di contribuire alla crescita culturale di Bari.

Come spesso capita con l’arte moderna, l’installazione è tutta da interpretare. Cosa avrà voluto dire l’artista con questa opera, fatecelo passare, piuttosto ardita? È forse una forma di protesta contro il degrado e il decoro urbano? O piuttosto l’autore, in controtendenza, è un acceso sostenitore dell’industrializzazione e acerrimo nemico del recupero e del riciclo tanto in voga? I cassonetti vuoti fanno parte dell’istallazione o solo il frutto casuale dovuto all’opera di alcuni zelanti operatori dell’Amiu?

A proposito della municipalizzata incaricata della gestione dei rifiuti, ci risulta che abbia preso in carico l’opera d’arte solo questa mattina, nonostante il vernissage ci sia stato già 10 giorni fa che però purtroppo ci è sfuggito. Confidiamo in un invito per il closing party.