La FSI ha proposto all’assessore regionale al Welfare, Donato Pentasuglia, due possibili risoluzioni per il fenomeno precariato nella sanità pubblica.

La scrivente OS, alla luce della delibera regionale che prevede l’assunzione di 2563 persone di cui 640 infermieri, volendo dare un contributo per la risoluzione del fenomeno del precariato, propone:
Proposta n. 1
VISTO l’art n. 147 comma 529 della Legge 27 dicembre 2013 (L. di stabilità 2014)
Le regioni che alla data dell’ultima ricognizione effettuata al 31 dicembre 2012 non si trovino in situazioni di eccedenza di personale in rapporto alla dotazione organica sia complessiva, sia relativa alla categoria/qualifica interessata, e che, ai sensi dell’articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, stiano assolvendo alla carenza della dotazione organica attraverso il ricorso e l’impiego di personale assunto con procedure ad evidenza pubblica, con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato della durata di 36 mesi e i cui contratti di lavoro siano stati oggetto negli ultimi cinque anni di una serie continua e costante di rinnovi e proroghe anche con soluzione di continuità, purché con il medesimo datore di lavoro, e ove le predette deroghe ai limiti contrattuali imposti dalla normativa vigente e dal contratto stesso siano state oggetto di apposita contrattazione decentrata tra le organizzazioni sindacali abilitate e l’ente interessato ai sensi dell’articolo 5, comma 4-bis, del decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368, e successive modificazioni, possono procedere, con risorse proprie, alla stabilizzazione a domanda del personale interessato.

VISTO la sentenza del Tribunale di Bari del 17.03.2014 che condanna l‘A.O. Policlinico di Bari per l’illegittimità del termine apposto ai contratti stipulati, imponendo
all’ Azienda il risarcimento di 20 mensilità dell’ultima busta paga presentata agli atti;
VISTO la sentenza del 12/12/2013, causa c-50/13, della Corte Europea di Cassazione che ha dichiarato illegittimo l’abuso dei contratti a tempo determinato nella p.a.

Chiediamo

che venga attivata la procedura di stabilizzazione ai sensi e per gli effetti dell’art. 1, comma 529 della Legge 27 dicembre 2013 n. 147 (Legge di Stabilità per l’anno 2014) al personale che è in possesso dei requisiti di cui all’articolo 1, commi 519 e 558, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e all’articolo 3, comma 90, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, al fine di ridurre il fenomeno del precariato, partendo dai cosiddetti “precari storici” in possesso di almeno 36 mesi di servizio nella p.a. e di ottenere un ingente risparmio economico dovuto ai numerosi risarcimenti, che le Aziende Sanitarie, vista la sentenza sopra citata, saranno costrette a pagare in favore dei precari che hanno presentato ricorso, le cui cifre si aggirano a oltre 300 ricorsi nella sola ASL BA e A.O. Policlinico di Bari, che consiste al pagamento di 20 mensilità dell’ultima busta paga per ogni precario, lo stesso risarcimento andrebbe, invece, respinto da parte del lavoratore, in caso in cui dovesse essere applicato il processo di stabilizzazione;

Proposta n. 2
VISTO l’art.4 Comma 6 della Legge 30 ottobre 2013, n. 125
Al fine di favorire una maggiore e più ampia valorizzazione della professionalità acquisita dal personale con contratto a tempo determinato e al contempo, ridurre il numero dei contratti a termine, “omissis”
Il personale non dirigenziale delle province, in possesso dei requisiti di cui al primo comma, può partecipare a una procedura selettiva di cui al presente comma indetta da un’amministrazione avente sede nel territorio provinciale, anche se non dipendente dall’amministrazione che emana il bando…”le procedure selettive di cui al presente comma possono essere avviate solo a valere sulle risorse assunzionali ((relative agli

anni 2013, 2014, 2015 e 2016 ), anche complessivamente considerate, in misura non superiore al 50 per cento, in alternativa a quelle di cui all’articolo 35, comma 3-bis, del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”

VISTO La bozza del dpcm precari maggio 2014

VISTO l’art. 3, comma 61, terzo periodo della L. 24 dicembre 2003, n. 350 :
la possibilità per le Amministrazioni Pubbliche di utilizzare, prima di avviare nuovi concorsi, le graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre amministrazioni, previo accordo tra le amministrazioni interessate, presente anche nelle L.125/13 Articolo 4, comma 3-ter.

VISTO l’articolo 4 comma 1 a-bis della L.125/2013:
Per prevenire fenomeni di precariato, le amministrazioni pubbliche, nel rispetto delle disposizioni del presente articolo, sottoscrivono contratti a tempo determinato con i vincitori e gli idonei delle proprie graduatorie vigenti per concorsi pubblici a tempo indeterminato

VISTO l’esenzione alla prova preselettiva per i tutti i candidati, come per il concorso per 200 funzionari alla regione Puglia del 20.05.20143 per coloro abbiano maturato almeno tre anni di servizio, con contratto di lavoro subordinato, a tempo determinato della Pubblica Amministrazione

CHIEDIAMO

Che venga emanata una nuova procedura concorsuale regionale, o provinciale,
(già sperimentato da altre provincie, http://www.nurse24.it/professionisti-sanita/concorsi/item/1537-concorso-infermieri-a-novara.html )
per il reclutamento di personale infermieristico a tempo indeterminato, con il 50% dei posti riservati a favore di personale che, alla data del 30 Ottobre 2013, abbia
maturato almeno tre anni di servizio presso il SSR (.4 Comma 6 della Legge 30 ottobre 2013, n. 125) in cui venga applicata l’esenzione dell’eventuale prova
preselettiva, del bando di concorso, per i tutti i candidati che alla data del 30 Ottobre 2013 , abbiano maturato almeno tre anni di servizio, con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato della P.A., come da concorso per 200 funzionari alla regione Puglia del 20.05.20143, le quali graduatorie finali possano essere utilizzate anche da altre amministrazioni nell’ambito regionale, o provinciale, appartenenti alla stessa categoria (L. 24 dicembre 2003, n. 350 articolo 3, comma 61, terzo periodo), anche per sottoscrivere contratti a tempo determinato con i vincitori e gli idonei ( articolo 4 comma 1 a-bis della L.125/2013).
Tutto ciò al fine di prevenire ulteriori fenomeni di precariato e di ottenere una risoluzione di quello già creato, il tutto con un notevole risparmio organizzativo ed economico, ma anche con la consapevolezza di avere una graduatoria subito disponibile, di personale già formato, per tutta la sanità pubblica regionale.