È in atto in queste ore  in corso Cavour, nei pressi del Petruzzelli, una protesta dei custodi del teatro. La motivazione è: «Il disagio socio-economico e lavorativo cui le gare d’appalto hanno portato con le esternalizzazioni nei confronti del comparto» come ci spiegano gli stessi uomini in protesta. Non è la prima protesta inscenata dai custodi. L’ultima risale a poco prima di Natale.

A illustrarci la situazione è uno dei custodi in protesta. In precedenza, i servizi di custodia e guardiania erano di diretta dipendenza della Fondazione e i custodi, dunque, figuravano come dipendenti del teatro. Successivamente, a seguito di una decisione dell’ex commissario Fuortes, questi servizi sono stati esternalizzati e affidati a società esterne attraverso gare d’appalto. Ai custodi è stato concesso di rimanere, entrando, come esterni, nell’organico della ditta vincitrice della gara, ma senza alcuna garanzia.

«Attualmente noi non abbiamo più nessuna tutela – spiega il custode – A parte che prendiamo 3,9 euro all’ora per il nostro lavoro, ma non abbiamo garanzie per il futuro. Il 15 settembre scade la gara della Urbe, che è l’azienda che ha in gestione i servizi attualmente, e noi non abbiamo nessuna garanzia di restare qui con la nuova ditta che dovesse vincere la gara successivamente, nè con l’Urbe, se dovesse vincerla di nuovo».

Un altro lascito della gestione Fuortes.