La crisi economica che ha messo in ginocchio il settore produttivo mondiale ha colpito soprattutto l’artigianato, un settore tradizionalmente florido in Puglia. Ogni giorno numerosi maestri dell’arte manuale sono costretti ad abbassare la saracinesca, schiacciati da un’alta pressione fiscale e una contrazione della domanda.

In un circolo vizioso caratterizzato da minore richiesta e –quindi- commesse, vi è una costante decrescita della mole di lavoro. Per evitare che la sospensione delle attività determini la chiusura delle aziende, l’Ente bilaterale dell’artigianato pugliese ha deciso di integrare l’Assicurazione sociale per l’impiego (la vecchia indennità di disoccupazione) erogata dall’Inps ai dipendenti delle imprese artigiane per un periodo non inferiore a dodici mesi continuativi. Oltre a coprire l’interruzione o riduzione della produzione, il sostegno economico sarà valido anche per eventi imprevisti (calamità naturali e incendi) e ritardi dei pagamenti superiori a 150 giorni da parte della Pubblica Amministrazione per commesse e appalti.

L’integrazione è pari al 20 percento degli importi massimi previsti dalla legge e dalla convenzione Inps – Ebap e può essere richiesta compilando un modulo scaricabile dal sito www.ebapuglia.it o reperibile nelle sedi delle unità gestionali di bacino, di Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai o anche negli uffici dei sindacati Cgil, Cisl e Uil.

Le domande devono essere presentate o inviate all’Ebap Puglia, sita in via Bozzi 51 a Bari e per maggiori informazioni è possibile comporre il numero verde gratuito 800.43.09.99.