Una nuova vita per i beni appartenenti alla criminalità barese. Poiché le nascite o -come in questo caso- le rinascite necessitano di un ufficio apposito, presto potrebbe essere inaugurata l’anagrafe dei beni confiscati alla mafia. Ad auspicare l’uso sociale delle proprietà un tempo in possesso alla criminalità organizzata è il consigliere comunale Angelo Tomasicchio, relatore della proposta che intende regolare l’assegnazione.

L’iniziativa si sostanzia in un documento che prescrive al Comune di Bari le linee guida da seguire in materia. Secondo l’atto, l’imminente città metropolitana può amministrare direttamente il bene o assegnarlo in concessione a titolo gratuito. Sono numerosi i soggetti che possono aspirare all’attribuzione: associazioni rappresentative degli enti locali, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, comunità terapeutiche e associazioni ambientaliste, solo per citarne alcuni. Infatti, non sono escluse le organizzazioni non lucrative di utilità sociale e confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato accordi.

Tra i progetti illustrati nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina, a spiccare è stato il bando che sarà pubblicato entro i prossimi dieci giorni per l’assegnazione di 12 immobili ubicati nel Borgo antico e nei quartieri Libertà, San Girolamo e Japigia.