Pasquale Natuzzi, patron dell’omonima impresa, aveva annunciato tempo fa 1900 esuberi per superare il grave momento di crisi in cui versa il settore del mobile imbottito, a partire da ottobre, quando scadrà la cassa integrazione straordinaria. Ma è stato lo stesso imprenditore, con le sue dichiarazioni, a rasserenare il clima, garantendo che “il piano industriale sarà reso noto la prossima settimana”.
I sindacati hanno così deciso di sospendere lo sciopero a oltranza che avevano proclamato, anche se la tensione rimane alta, come dimostrano le parole di Gianni Forte, capo regionale della CGIL, per il quale “tutte le criticità rimangono”.
Anche la politica, naturalmente, non poteva rimanere inerme, a cominciare dal governatore Nichi Vendola, che si è spinto a dire: “difenderemo il lavoro con le unghie e con i denti”, precisando però che i 101 milioni di euro previsti dall’accordo di programma siglato tra il Mise, la Regione Puglia e la Regione Basilicata per garantire la produzione industriale “non sono un bancomat” e pertanto “non è possibile pensare di chiudere gli stabilimenti senza rispettare le relazioni industriali”.
Non mancano nemmeno le iniziative dell’opposizione; infatti i consiglieri regionali del pdl, Lospinuso, Sala e Cristella, hanno presentato un’interrogazione urgente al Presidente Vendola e agli assessori regionali alle Politiche per lo Sviluppo Economico e del Lavoro per sapere “quali ulteriori provvedimenti la Regione intende assumere o promuovere per dare concreta e rapida attuazione ai contenuti dell’accordo” da 101 milioni di euro di cui abbiamo scritto prima.
Speriamo che le esigenze di tutti i lavoratori vengano rispettate.

19 giugno 2013
Pierpaolo Favia