“Molte aziende non possono più ricorrere alla cassa integrazione perché hanno già chiuso i battenti e tante altre sono sull’orlo del baratro – commenta il Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese -. Dati alla mano, nella provincia di Bari, per ogni nuova attività che si è aperta altre due hanno chiuso per sempre”.

Nel merito, le aziende della Puglia autorizzate dall’Inps all’intervento della cassa integrazione ordinaria (Cigo) e che dunque paventano una situazione di difficoltà temporanea sono cresciute del 6,1% su febbraio scorso (quasi 1,9 milioni di ore rispetto a poco più di 1,7 milioni di febbraio).

Relativamente alla cassa integrazione straordinaria (Cigs) diminuiscono le ore autorizzate dall’Inps rispetto  a febbraio 2013 (-62,8%) che passano da quasi 1,9 milioni di ore a 700 mila.

Capitolo rovente è quello relativo alla cassa in deroga (Cigd), che segna un rallentamento, apparentemente positivo, di 28,4 punti percentuali su febbraio scorso (da 751mila ore autorizzate a febbraio a 538mila ore di marzo), ma le insidie sono numerose.

“A cominciare dall’evidente insufficienza – spiega Pugliese – delle risorse stanziate a livello nazionale con la legge di stabilità 2013 (ex legge finanziaria) fino ad arrivare all’incertezza futura di questo strumento. La crisi economica si sta inasprendo sempre più ed il mancato intervento circa il concreto rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga da parte del Governo Monti ancora in carica, nonché del nuovo Parlamento, rischia di determinare nuovi licenziamenti che si sommano alla moltitudine di quelli già in essere. Non rifinanziando gli ammortizzatori in deroga con estrema solerzia diventerà utopia, tra poche settimane, sostenere il reddito dei lavoratori in Cigd, così come quelli in mobilità in deroga”.

In Puglia, si stimano 32mila lavoratori in cassa in deroga (che si sommano ai circa 18mila in mobilità in deroga).

“Da qui – chiosa il Segretario Generale della UIL regionale – la necessità di ricorrere alla manifestazione nazionale del prossimo 16 aprile per chiedere al Governo di istituire entro aprile una cabina di crisi per condividere l’entità delle risorse concrete da stanziare in favore delle regioni italiane. Al contempo, la cabina di crisi, potrà utilmente stimare previsioni circa le somme necessarie per i prossimi anni al fine di evitare la reiterazione di quanto sta accadendo, un vero dramma sociale”.

Comunicato stampa Uil Puglia