I tifosi sono confusi da una situazione che sfiora il dramma: l’arresto dei capi ultras, è preceduto dal coinvolgimento di calciatori biancorossi per barare sul risultato delle partite, compreso il derby con il Lecce, poi nel 2011 la retrocessione in serie B dopo solo due anni di massima serie, uno stadio da 56mila posti quasi sempre  vuoto, a cui si aggiunge una gestione societaria trentennale quantomeno incostante.

Fin dalle prime ore del giorno ci sono state reazioni veementi sui principali forum dedicati al Bari su internet. Il sito SoloBari.it è un contenitore di divese voci della tifoseria, ma oggi la linea di pensiero sembra comune nella volontà di dissociarsi dai fatti che stanno emergendo, come testimonia la proposta presente in un topic realizzato da “Wartist”:

“L’idea è quella di recarsi almeno giù nella nord inferiore, siamo stati traditi ed io è da anni che manifesto il mio dissenso così nei loro confronti, hanno tradito tutti quelli che credevano nell’essere ultras e tutta la Bari”.

Ci sono anche supporter più moderati, che mettono in risalto l’essere ultras dei tre indagati, escludendo di fatto il coinvolgimento non ancora accertato dei tre arrestati (Alberto Savarese, Roberto Sblendorio e Raffaele Loiacono),  in seguito alle denunce fatte dagli ex Marco Rossi e Jean Francois Gillet:

“Credo semplicemente che bisognerà aspettare la conferma della partecipazione reale degli ultras allo scandalo – commenta Antonio Di Siena – Non bisogna fare i perbenisti, nel mondo ultras è già accaduto, la causa delle minacce può rientrare in un tentativo di penalizzare il Lecce per farlo retrocedere in B. In questo caso non ci vederei niente di male, ma se i fatti verranno provati allora il discorso cambierebbe radicalmente”.

“Provo uno sconcerto incredibile”. Sono queste le prime parole dello storico giornalista sportivo Leonardo Gaudio, che anche in questo caso esprime il proprio giudizio su una questione così delicata:

“Il coinvolgimento degli ultras, il cuore della tifoseria, nello scandalo del calcioscommesse è di proporzioni gicantesche – spiega a caldo Gaudio – La notizia era nell’area già da tempo, ma non capisco a cosa sia servito l’arresto. Credo che tutti i telegiornali nazionali ne parleranno in termini negativi, e il nome della città di Bari verrà ancora infangato. Qui si è scommesso per fare soldi, per far perdere il Bari, perchè se avesse vinto la partita con il Chievo, avremmo potuto sperare ancora nel discorso salvezza”.

Daniele Leuzzi