Tutti riconvocati, tutti riammessi e postazioni riassegnate. Putignano è andata al Gruppo Volontari Valenzano; Altamura alla Pubblica Assistenza Sercorato di Corato; Gravina alla Pubblica Assistenza Emervol Toritto Onlus di Toritto; Santeramo all’Associazione Pubblica Assistenza Cassano Murge; Locorotondo all’associazione di Volontariato Pubblica Assistenza Uomo Duemila di Locorotondo; Alberobello all’Associazione Volontari Soccorritori Casal Trinità di Trinitapoli; Noci ai Volontari del Soccorso e Protezione Civile Cellamare.

Adesso, come nel primo caso, le associazioni provvisoriamente assegnatarie saranno sottoposte a verifica in merito al possesso dei requisiti richiesti dal Bando di Selezione. Perché nel 118 barese le ciambelle riuscite col buco si contano sul palmo di una mano? La Commissione è stata costretta a rivedere tutto a causa dei numerosi ricorsi presentati al Tar dalle associazioni escluse la prima volta. Sarebbe rimasto tutto bloccato, ma non è escluso che qualcun altro possa ricorrere per questa esclusione.

A qualcuna di quelle che si era rivolta al Tribunale amministrativo regionale la postazione è stata riassegnata, altre non avevano proprio i requisiti. Certo, sarebbe stato meglio fare tutto con scrupolo la prima volta. Probabilmente le postazioni adesso sarebbero già operative ed equipaggi e pazienti non dovrebbero salire a bordo dei mezzi scassati come quelli in servzio all’ospadale della Murgia, da rottamare per ammissione del primario del Pronto soccorso dell’ospedale e coordinatore del 118 barese Antonio Dibello.

La musica, stonata, è sempre la stessa. L’unica nota positiva, alla luce delle nostre ignorate inchieste giornalistiche, è l’esclusione dell’Associazione Santa Maria, con la speranza che non continui a trasportare dializzati con l’autorizzazione della Croce Santa Rita e che abbia messo a posto tutte le ambulanze, pagando l’assicurazione.