La situazione dei soccorritori della Associazione Soccorso Puglia di Brindisi, in protesta davanti alla sede dell’Asl da dieci giorni perché rischiano il licenziamento, sembra giunta a un punto di svolta. A seguito di un incontro, il Direttore Generale dell’Asl della Provincia, Giuseppe Pasqualone, si è riservato di studiare la vicenda cercando una soluzione. L’idea sarebbe quella di riassorbire i lavoratori all’interno del sistema del 118, pur rimanendo vincolati agli obblighi contrattuali sottoscritti

Intanto, però, dalla lettera di prelicenziamento inviata ai soccorritori emerge una situazione poco chiara circa l’associazione. Dal 2011 al 2013, L’ASP ha contratto un debito di oltre 95mila euro. Il presidente della A.S.P., Piero Fumarola, per giustificare l’ammanco di quasi 100mila euro, in un discorso ingarbugliato, parla di danni subiti dall’associazione, di monitor da comprare e affitti che non è chiaro se siano stati pagati o no.

Al netto di tutto questo, rimane la disastrosa situazione dei dieci soccorritori e delle loro famiglie che ora rischiano di finire in mezzo a una strada. Oggi i dipendenti cominciano lo sciopero della fame e non danno senso di voler cedere.