Un decreto di sequestro per oltre 140 milioni di euro è stato emesso dalla Procura di Bari ed eseguito oggi, 9 giugno, nell’ambito di un’inchiesta su presunti crediti tributari fittizi e relativi al bonus facciate. Le somme, secondo le accuse, sarebbero risultanze dei reati di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indebita compensazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. I destinatari del provvedimento cautelare sono un imprenditore edile barese, per ora unico indagato, 11 persone fisiche e 13 imprese ritenute cedenti o concessionarie dei presunti crediti di imposta fittizi. Perquisizioni e sequestri sono stati eseguiti anche nel Lazio, in Lombardia, in altre zone della Puglia e in Veneto.

Dall’analisi dei dati dell’Agenzia delle Entrate, gli investigatori baresi avrebbero scoperto un “circuito fraudolento volto alla creazione, circolazione, monetizzazione e/o utilizzo in compensazione di crediti d’imposta inesistenti” riconducibili all’imprenditore barese.