Il 22 dicembre scorso avevamo sollevato alcuni dubbi su un affidamento di lavori “imprevedibili” alla ditta COBAR S.p.A. da parte del Policlinico. Tra le altre cose scrivevamo che “Ci sono imprevisti che possono essere immaginati? Evidentemente al Policlinico di Bari sì. In attesa di conferme sulle motivazioni dell’assegnazione, è stata affidata una gara da 3,1 milioni di euro pur non essendo spiegato nella delibera firmata dal direttore generale, Vitangelo Dattoli, quale sia l’imprevisto che abbia permesso di raggirare l’obbligo dell’appalto pubblico. I lavori in questione? “Procedere alla demolizione dell’attuale reparto di psichiatria” in modo da “consentire l’esecuzione dei lavori di costruzione del nuovo complesso chirurgico di Asclepios 3, affidato con regolare gara d’appalto alla ditta COBAR S.p.A. …“. L’appalto generale è quello da 46 milioni di euro. Più precisamente i lavori oggetto della delibera incriminata, la 0288 del 9 marzo 2015, sono quelli “di costruzione edificio di ampliamento del Nuovo Complesso Chirurgico e dell’Emergenza e adeguamento normativo e funzionale del padiglione servizi amministrativi, sistemazioni esterne e sottoservizi. Progetto di completalemto per la ristrutturazione impiantistica e strutturale dell’ex padiglione di pneumologia”. Come può essere un imprevisto la demolizione di uno stabile sopra cui se ne deve costruire un altro? …”.

I dubbi, evidentemente, non sono venuti solo a noi. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Regione Puglia, Antonella Laricchia, interroga sulla questione il presidente della Regione Michele Emiliano e quello del Consiglio Mario Loizzo. Vengono chiesti chiarimenti in merito alla deliberazione in questione, la n. 288/2015 del direttore generale del Policlinico di Bari.

PREMESSA – Con deliberazione n. 288/2015 del DG del Policlinico di Bari è stato affidato un appalto da 3,1 milioni di euro, senza gara, ad oggetto “Lavori di costruzione edificio di ampliamento del Nuovo Complesso Chirurgico e dell’Emergenza e adeguamento normativo e funzionale del padiglione servizi amministrativi, sistemazioni esterne e sottoservizi. Progetto di completamento per la ristrutturazione impiantistica e strutturale dell’ex padiglione di pneumologia” per “Procedere alla demolizione dell’attuale reparto di psichiatria” in modo da “consentire l’esecuzione dei lavori di costruzione del nuovo complesso chirurgico di Asclepios 3, affidato con regolare gara d’appalto alla ditta COBAR S.p.A. …“.

Nel provvedimento vi sono diverse contraddizioni, se da un verso si stabilisce di reperire i fondi “alla voce imprevisti e ribassi d’asta del quadro economico generale”, si giustifica l’impegno “Per consentire l’esecuzione dei lavori di costruzione del nuovo complesso …”.

RILEVATO CHE – Il provvedimento in oggetto, forzatamente, considera come “imprevisti” dei lavori che avrebbero già dovuto, per logica, appartenere al progetto Asclepios 3;

CONSIDERATO CHE – La sentenza n. 3488 del Consiglio di Stato, sezione III del 10 luglio 2015, recita: “Le ipotesi contemplate all’art. 57 d. lgs n. 163 del 2006, concernenti il ricorso al sistema di scelta del contraente a mezzo di procedura negoziata senza pubblicazione del bando, rappresentano delle eccezioni al principio generale della pubblicità e della massima concorrenzialità tipica della procedura aperta, con la conseguenza che i presupposti fissati dalla legge per la loro ammissibilità devono essere accertati con il massimo rigore e non sono suscettibili di interpretazione estensiva”.

La sentenza n. 5827 del Consiglio di Stato, sezione III, del 25 novembre 2014, recita: “È illegittimo il provvedimento con il quale la stazione appaltante affida mediante procedura negoziata alla ditta aggiudicataria di un appalto di servizi, ex art. 57 comma 5, D Lgs 12 aprile 2006, n. 163, alcuni servizi complementari a quelli previsti nel progetto iniziale o nel contratto originario, ove in effetti si tratti non di servizi resisi necessari in ragione di una circostanza imprevista nell’esecuzione del contratto di appalto, bensì in servizi estensivi all’originario incarico, a nulla rilevando la convenienza derivante per la stazione appaltante da tale affidamento diretto”.

INTERROGA  L’assessore alla Sanità, nonché Presidente, Michele Emiliano, per sapere: Come può essere considerato un “imprevisto” la demolizione di uno stabile sopra cui se ne deve costruire un altro; se non ritenga inopportuno il provvedimento e che l’affidamento debba passare tramite una regolare gara d’appalto; se non intenda far ritirare la delibera in oggetto.