Michele Mignani credits web

Il fine settimana ha mandato in archivio il primo (e ultimo) test di una certa importanza del Bari prima dell’inizio della stagione ufficiale. L’amichevole di Frosinone contro i ciociari dell’ex mister Fabio Grosso, ha aperto il dibattito sui limiti e sulle lacune della squadra biancorossa a pochi giorni dal debutto in Coppa Italia. Troppo remissivi Di Cesare e compagni nella prima parte di gara, con un Dorval in chiara difficoltà nella fase difensiva. Meglio il secondo tempo, durante il quale si sono intraviste delle buone trame di gioco e una certa aggressività. Mister Mignani si è detto parzialmente soddisfatto della prova dei suoi e attende fiducioso che il lavoro svolto in ritiro a Roccaraso inizi a dare quanto prima i frutti auspicati. La squadra osserva oggi l’ultimo dei due giorni di riposo concessi prima della ripresa degli allenamenti prevista per domani. Alle porte c’è la sfida contro il Padova a Salerno e non si potrà più scherzare.

L’attesa in città

La piazza attende con ansia l’esordio nelle gare che contano. Bari com’è noto vive di emozioni e passione, patrimonio che bisognerà stare attenti a non dissipare. La sconfitta contro i ciociari di sabato, seppure in amichevole, di certo non ha fatto piacere a chi ha a cuore le sorti della squadra barese. Si attendono con impazienza i colpi di mercato promessi dalla proprietà che possano essere capaci di far compiere il salto di qualità alla rosa. Mignani, nella trasferta in terra frusinate, ha iniziato con soli due innesti rispetto alla formazione della scorsa stagione, ovvero Vicari e Dorval. Lecito chiedersi se si è trattato di fiducia smisurata nei confronti dei suoi fedelissimi, o di assenza di alternative. In chiave acquisti pare manchi solo l’ufficialità dell’arrivo di Folorunsho e Bellomo, mentre resta ancora scoperto il ruolo della tanto attesa punta. Beffardo il destino che ha voluto mandare a rete sabato l’attaccante Moro, inizialmente accostato al Bari.

De Laurentiis e le offerte per il Bari

Non hanno certamente fatto bene al termometro biancorosso nemmeno le dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis dello scorso weekend, con il patron del Napoli che ha dichiarato di aver rifiutato tre offerte di acquirenti interessati all’acquisto della società presieduta da suo figlio Luigi. Sintomatico da questo punto di vista il rallentamento della campagna abbonamenti che, dopo il boom dei primi giorni, ha subito un sensibile calo di vendita delle tessere.