@luigidelaurentiis

A distanza di pochi mesi dal ricorso contro il divieto sulla multiproprietà e dalle parole del presidente dell’SSC Bari su un’ipotetica vendita del Napoli (seguita da una risata), Luigi De Laurentiis è tornato a parlare della sua squadra e si è concesso ad una dichiarazione importante e per molti scontata: “Purtroppo non si può fare molto, se il Bari dovesse andare in Serie A sarei costretto a vendere la squadra“.

La strategia di marketing dei De Laurentiis

Purtroppo non si può fare molto, se il Bari dovesse andare in Serie A sarei costretto a vendere la squadra. Siamo sempre stati coscienti di ciò, la nostra missione è stata fin dall’inizio la ricostruzione di questo franchise calcistico – ha spiegato il presidente biancorosso, intervistato dall’avvocato Luca Favini in un webinair intitolato “Calcio mania e mondo del cinema” -. In attesa della fortunata stagione che ci porterà in Serie A, spero di riscontrare l’interesse di un gruppo che possa rilevare questa squadra nel momento giusto. Questa è un’operazione imprenditoriale che ha i suoi rischi, abbiamo iniziato da zero come una vera start-up e arrivati in massima serie bisogna saper vendere“.

Napoli o Bari?

Una scelta dettata dal divieto assoluto di multiproprietà, sancito dalla modifica dell’articolo 16-bis delle Noif (Norme organizzative interne della FIGC), che impone entro giugno 2028 l’obbligo per la famiglia De Laurentiis di alienare una delle due società di calcio gestite dalla Filmauro, ossia una tra Napoli e Bari. In attesa della promozione, si continuerà con la famiglia De Laurentiis nel capoluogo pugliese. Ma quando arriverà il fatidico salto nella massima serie, non potranno più esserci rinvii di nessun tipo. I numeri in crescendo della piazza barese facevano sperare nelle ultime settimane i tifosi del Bari, che in qualche modo auspicavano che tra i due figli della Filmauro, la scelta potesse ricadere sul biancorosso, ma così sembra non essere.