All’età di 35 anni e dopo 332 presenze e 88 reti messe a segno, Davide Lanzafame ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo nel giorno del suo compleanno. Attaccante o ala classe ’87, nativo di Torino, Lanzafame è cresciuto nelle giovanili della Juventus e con la maglia bianconera ha esordito nel calcio professionistico nella cornice dello stadio San Nicola di Bari, quella che sarebbe diventata da lì a pochi mesi la sua nuova casa.

Lanzafame arriva a Bari nel 2007 in prestito dalla Juventus ed entra subito nelle grazie di mister Giuseppe Materazzi, giocando 37 partite e raggiungendo la doppia cifra in fatto di gol. Il talento di questo 20enne non passa inosservato agli occhi delle maggiori testate calcistiche italiane e, seppure militi in Serie B, viene addirittura accostato a Cristiano Ronaldo. Dopo una parentesi di 6 mesi a Palermo nella stagione successiva, il calciatore torna in prestito al Bari nella seconda metà dell’annata 2008/09.

Dopo la seconda esperienza a Bari, Lanzafame indosserà le maglie di Parma, ancora Juventus, Brescia, Catania, Grosseto e Honvéd, ma ottenendo scarsi risultati dal punto di vista realizzativo. La sua carriera ormai è tutt’altro che rosa e fiori, anche a causa della stangata ricevuta nel 2012: l’attaccante italiano viene iscritto nel registro degli indagati della Procura di Bari assieme ad altri ex calciatori biancorossi per frode sportiva e per aver truccato alcune partite dei Galletti. Meno di un anno dopo, Lanzafame verrà deferito alla commissione disciplinare, accusato di aver ricevuto una somma di denaro per perdere la partita Bari-Treviso della stagione 2007/08, terminata con il risultato di 0-1, e per omessa denuncia del match tra Salernitana e Bari del 2008/09, partita risalente dunque alla sua seconda esperienza in biancorosso e terminata con il risultato di 3-2.

La squalifica di un anno e quattro mesi ricevuta per la questione legata al calcioscommesse inciderà decisamente nel prematuro tracollo della carriera di Davide Lanzafame: da qui in poi l’attaccante giocherà in Italia con Perugia e Novara, prima di far ritorno in Ungheria dove riuscirà a rinasce come calciatore e indosserà nuovamente la maglia dell’Honvéd, poi quella del Ferencváros e di seguito, per la terza volta, quella dell’Honvéd. Dopo quattro anni in Ungheria, dove per due anni ha vinto il titolo di capocannoniere del campionato, nel 2020 Lanzafame si trasferisce in Turchia per giocare con l’Adana Demirspor, poi fa ritorno in Italia chiudendo la propria carriera al Vicenza a metà della stagione corrente, dopo sole quattro presenze ed un gol.

È terminata la carriera di un calciatore che forse avrebbe potuto dare molto di più al calcio e allo sport italiano, ma che purtroppo è stata frenata da scelte poco rispettabili. Oggi Lanzafame lascia il calcio giocato, e lo fa con questa lettera d’addio: “Ci siamo conosciuti tanto tempo fa, ero poco più di un neonato, da lì in poi hai fatto parte della mia vita in maniera totale. Mi hai dato la possibilità di crescere come uomo, girare tanti posti e conoscere persone con culture e percorsi di vita differenti dal mio. Mi hai fatto gioire, entusiasmare tanto, ma allo stesso tempo cadere e piangere. Sei stato più di un semplice sport“.

“Ti devo tanto rispetto, oggi più che in passato, perché a 35 anni mi sento pronto per dirti addio. È stato un viaggio che non dimenticherò mai. Il coraggio che oggi mi porta a fare questa scelta è tanto, ma la felicità di averti vissuto pienamente lo è ancora di più. È doveroso ringraziare i miei genitori, mio fratello, mia moglie e le mie figlie che mi hanno costantemente supportato in questo percorso non sempre in discesa, siete stati magnifici con me. In ultimo grazie a te Calcio per esserti fatto amare così tanto da me, resterai in eterno parte integrante della mia vita”.