Walid Cheddira, attaccante italo-marocchino classe ’98, è stato il secondo colpo di mercato ufficiale del ds Polito. Arrivato a Bari in prestito dal Parma, si è presentato ai suoi nuovi tifosi dicendosi estremamente soddisfatto della decisione presa e carico per l’inizio della stagione durante la quale, naturalmente, l’obiettivo sarà quello di centrare la promozione in Serie B.

“Felice e orgoglioso di poter far parte di una realtà così importante come Bari – ha dichiarato Cheddira in conferenza stampa -. Sono carico, molto, per questa nuova avventura. Tutti vogliamo toglierci grandi soddisfazioni e per ottenere questo, oltre al lavoro in campo, serve un grande gruppo, un gruppo formato da uomini e credo che noi abbiamo tutto per fare bene”.

Anche durante un intervento a Radio Bari, il giovane centravanti non ha fatto trasparire alcun dubbio sulla propria scelta: “Appena ho saputo che il Bari stava sulle mie tracce non ho esitato nemmeno un secondo. La piazza è molto importante e difficile da rifiutare: sono molto orgoglioso di vestire questi colori”.

Qui l’attaccante viene comparato per le sue origini a Rachid Neqrouz, difensore marocchino che ha vestito i colori biancorossi dal ’97 al 2003, da quando Cheddira non era neanche nato fino a quando aveva soli 5 anni: “Neqrouz? Sì ho sentito parlare di lui. Ho visto che ha fatto bene, spero di emulare le sue gesta. Io sono nato in Italia, i miei genitori sono di origini marocchine, si sono trasferiti da quarant’anni. Siamo italiani al cento per cento”.

Cheddira parla poi delle sue qualità e possibilità, come riportato da TuttoBari: “I numeri parlano: non ho fatto moltissimi gol, ma metto in campo tantissima voglia, fame e corsa. E questo porta benefici ai miei compagni. L’anno scorso ho preso 9 calci di rigore e questo ha aumentato il bottino del mio partner d’attacco. Antenucci? Mi ha fatto un’impressione straordinaria, vedere dal vivo questi calciatori stimola a far bene e a prenderli come esempi. Il mio ruolo? Nel reparto offensivo mi trovo bene in tutti i ruoli: prima punta, seconda, dietro le punte. Riesco a trovare gli spazi giusti, davanti riesco a fare tutti i ruoli”.

“A livello personale, forza e velocità sono doti che non mi mancano – ha dichiarato l’attaccante in conferenza stampa -. Mi piace attaccare la profondità; i margini di miglioramento sono ampi, ma sono consapevole che solo con il lavoro giorno dopo giorno si possono ottenere risultati. Mi sono subito trovato bene in spogliatoio, mi hanno accolto davvero bene, ho legato con tutti”.

Non è da sottovalutare come Cheddira ribadisca spesso quanto sia stato accolto bene e quanto si senta già parte della famiglia biancorossa dopo pochi giorni dal suo arrivo, sinonimo di uno spogliatoio unito da un unico obiettivo: vincere. “In questa prima parte di ritiro stiamo affrontando una situazione particolare – conclude il calciatore in conferenza -, ma questo non ha per nulla inciso sulla nostra voglia, né tanto meno sull’allegria nello spogliatoio. Anche in campo lavorare in un ambiente sereno e senza stress, permette di farlo al meglio. Anche il Mister mi ricorda sempre che lavorando al massimo in allenamento i risultati poi si vedono in partita; è una verità importante”.

Il ragazzo ha dimostrato già tanto entusiasmo e i tifosi non attendono altro che vederlo all’opera in campo. Un calciatore con le sue caratteristiche è quello che forse mancava a Bari da troppo tempo, dunque Cheddira non potrà che essere un’importante risorsa in più per la rosa biancorossa verso il cammino alla Serie B.