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Da Bari a Verona in aereo, poi con un’auto a noleggio fino a Monaco di Baviera. “Per la Nazionale questo e altro”, sorride Mimmo, 55 anni, di Barletta, che ha iniziato a seguire l’Italia dalla vittoria del 1980 contro l’Inghilterra e non si è perso questa trasferta, con i due figli, una nipote e quattro amici, fra i tanti italiani che assieme ai tifosi belgi stanno affollando le strade centrali della città tedesca, a poche ore dalla sfida che vale un posto in semifinale a Euro 2020.

“Abbiamo visto tutte le tre partite a Roma e c’erano anche i nonni”, racconta Mimmo, t-shirt nera con la scritta ‘Nazionalista’ e tricolore al collo, spiegando che aveva acquistato i biglietti nel 2019 e poi, dopo la cancellazione, li ha riottenuti in fase di prelazione.

“Avremmo la prelazione anche per semifinale e finale, speriamo che il governo inglese e Ceferin decidano di farle in continente – dice -. Ma pensiamo una partita alla volta”.

Nella centralissima Marienplatz, a metà mattina i tavoli all’esterno dei pub sono già tutti occupati da tifosi con la maglia degli azzurri o quella dei Diavoli Rossi. E alle 10 già si potevano incrociare i primi nei dintorni dello stadio, dove è stato allestito un laboratorio per i test Covid rapidi: per accedere alla Allianz Arena è obbligatorio un risultato negativo ottenuto non più di 24 ore prima, il Green Pass (a 14 giorni dalla seconda dose di vaccino) o il certificato di guarigione. Per evitare rischi a Monaco, diversamente da altre sedi del torneo, non è stata organizzata una fan zone.