Una veduta dello stadio all'uscita del tunnel degli spogliatoi

Si aprono cinque giorni di fuoco per il Bari, ma rischiano di essere gli ultimi dopo settimane di agonia. Il Consiglio d’Amministrazione, dopo aver bocciato il piano di ricapitalizzazione del presidente Cosmo Giancaspro, ha dato infatti via libera all’ingresso di nuovi soci: adesso servono circa 3 milioni di euro entro lunedì prossimo per salvare il calcio a Bari.

La delibera dell’11 luglio ha infatti certificato “l’apertura della fase del collocamento anche presso terzi – si legge nella nota del club – inclusi i soci già detentori delle azioni, per la sottoscrizione della quota rimasta inoptata dell’aumento di capitale pari al 99,37%”. Sono i famosi 4,6 milioni necessari per salvare il club. A questi bisogna sottrarre i circa 1,5 milioni versati dal socio di maggioranza Kreare Impresa (versamenti in conto futuro aumento capitale e gli ulteriori già eseguiti) e i 28mila euro versati dal socio di minoranza Gianluca Paparesta pari al suo 0,63% di azioni detenute.

All’appello mancano poco più di 3 milioni di euro per ripianare le perdite e ricostituire il capitale sociale. I tempi, però, sono strettissimi: così come prevede la norma, la finestra per permettere a soggetti esterni di ricapitalizzare è di soli 5 giorni. Le sottoscrizioni ed i relativi versamenti dovranno quindi pervenire entro le ore 18 di lunedì 16 luglio 2018. Se tutto va bene ci cercherà di sanare in extremis la posizione con Lega e Covisoc col rischio di partire con una penalizzazione. In caso contrario sarà fallimento.

La caccia a nuovi imprenditori, singoli o organizzati in cordata, è già partita. Il sindaco Decaro si è impegnato in prima persona ma avrebbe già ricevuto diversi “no”. L’unico a farsi avanti concretamente è l’ex amministratore di Aeroporti di Puglia, Domenico Di Paola, che si è detto pronto a fare la sua parte. Il socio di minoranza, Gianluca Paparesta, si è invece chiamato fuori.

Fc Bari ha diramato il comunicato con le nuove modalità: LEGGI QUI