Dal polverone che si è sollevato sul fallimento dell’FC Bari emergono nuovi e interessanti risvolti che vedono come protagonista Sean Sogliano. L’ex direttore sportivo del Bari, attraverso un nota stampa, ha infatti smentito le notizie riportate questa mattina da La Gazzetta del Mezzogiorno in merito a compensi non dichiarati e rapporti poco corretti che avrebbe tenuto con parte della tifoseria.

“Leggendo l’edizione odierna de La Gazzetta del Mezzogiorno – ha affermato – ho appreso che la dottoressa Antonella Indiveri, addetta all’amministrazione di Fc Bari, avrebbe dichiarato che avrei ricevuto compensi in contanti e non dichiarati e intrattenuto rapporti non corretti con parte della tifoseria”.

Queste accuse, che lo accomunerebbero al presidente Giancaspro, sono secondo Sogliano “totalmente infondate” e per questo le respinge integralmente. “Mi hanno lasciato esterrefatto – prosegue l’ex direttore – perché mai nella mia carriera ho incassato somme che non fossero il regolare frutto del mio lavoro”. Le parole di Sogliano si sono poi rivolte alla Indiveri, dimostrando l’incredulità dell’ex direttore, sulla base della stima reciprocamente riservata.

“In particolare – continua Sogliano – come potrò agevolmente dimostrare, nel periodo trascorso a Bari non solo ho ricevuto unicamente le somme pattuite con il mio contratto, ma ho personalmente sostenuto ingenti spese delle quali mai ho avanzato richiesta di rimborso”. L’elenco presentato da Sogliano è puntuale: biglietti aerei, trasferte non al seguito della prima squadra, cene organizzate con i giocatori o con i loro procuratori, due anni di albergo, vitto ed alloggio e “tanti esborsi che ho sempre pagato personalmente”.

“Ho già dato mandato ai miei legali di procedere in tutte le sedi e nei confronti di tutti i soggetti che fossero ritenuti responsabili, a tutela del mio nome, ingiustamente esposto e danneggiato da vicende alle quali sono totalmente estraneo” ha affermato l’ex direttore sportivo del Bari, concludendo la sua smentita.