Sempre più in salita la strada per salvare il Bari. Dopo ore drammatiche e convulse, il club biancorosso ha diramato una nuova nota per ufficializzare l’apertura a terzi e le modalità per sottoscrivere l’aumento di capitale. Ma c’è una novità pesante che rischia di peggiorare un quadro già critico.

Il comunicato è il copia e incolla di quello pubblicato e poi ritirato stamattina. Cambiano due piccoli ma ingombranti particolari: “Le sottoscrizioni dovranno pervenire via pec o essere consegnate a mani del legale rappresentante Cosmo Giancaspro e del responsabile dell’amministrazione Antonella Indiveri, ed essere accompagnate dal contestuale versamento della quota sottoscritta”. Cambia anche il metodo per il versamento “a mezzo assegno circolare o bonifico bancario ai conti correnti intestati al Fc Bari”.

Una postilla non di poco conto che non a caso ha rappresentato il vero nodo su cui si è nuovamente spaccato il Consiglio d’Amministrazione: la prima bozza infatti prevedeva la consegna delle sottoscrizioni nelle mani del notaio Labriola. Vero è che nel caso di mancato raggiungimento della somma necessaria i soldi verrebbero restituiti, ma è un dato oggettivo che questa modalità rappresenti un ulteriore ostacolo alla buona riuscita di una operazione già complicata.

Molti imprenditori avrebbero già detto di no e anche gli inviti istituzionali starebbero andando a vuoto. Altri difficilmente accetteranno di mettere i propri soldi nelle mani del patron biancorosso, per di più con tutte le carte in tavola coperte. Le strade sono due: o Giancaspro ha già individuato da solo un nuovo socio oppure rischia di far affondare la nave.