La Procura di Bari ha depositato presso il Tribunale civile la richiesta di fallimento della Fc Bari 1908. Alla base c’è la pesante situazione finanziaria in cui versa il club, determinata da numerosi fattori. Uno su tutti, naturalmente, la mancata ricapitalizzazione: quei 4,6 milioni di euro coperti solo in parte dal presidente Cosmo Giancaspro tramite Kreare Impresa, la sua società che controlla il club, che rischiano di cancellare il Bari dal calcio professionistico.

Ci sono poi i 14 decreti ingiuntivi che pesano sulla società per 422 mila euro, la morosità nei confronti di Aqp per 13mila euro che ha determinato la temporanea sospensione del servizio, la vicenda degli F24 per il pagamento di stipendi, contributi e ritenute fiscali che ha portato Giancaspro a essere indagato per falso. In sostanza, un quadro da cui emergono le difficoltà della società a pagare regolarmente i debiti.

Con la disperata, e fino ad ora inutile, ricerca di imprenditori, la bocciatura della Covisoc che ha respinto l’iscrizione alla serie B, le dimissioni dal CdA dell’avvocato Francesco Biga per insanabili contrasti con Giacaspro e ora la richiesta di fallimento presentata dalla Procura, quella di ieri è stata forse una delle giornate più difficili della Fc Bari 1908, se non una delle ultime.