Sono ore convulse per il Bari calcio. Il CdA biancorosso e il sindaco Antonio Decaro sono impegnati a cercare imprenditori per non far fallire il club di strada Torrebella: bisogna trovare 3 milioni entro le 18 di lunedì prossimo. La strada, però, si fa sempre più in salita.

Due gli imprenditori con cui l’amministrazione stava portando avanti le trattative: uno è sicuramente Nicola Brienza, il barese trapiantato a Shangai, che nell’intervista di ieri aveva dichiarato il suo interesse. Brienza, contattato dalla nostra redazione, ha confermato il suo tentativo ma non ha voluto rilasciare ulteriori dichiarazioni. La sensazione, però, è che potrebbe rinunciare a causa dei tempi stretti e soprattutto per la difficoltà nel visionare i documenti del club biancorosso.

Documenti che avrebbe visto solo in parte anche il secondo imprenditore, il cui nome però è ancora top secret. Il potenziale investitore si è già defilato proprio per mancanza di chiarezza sui conti comunicando la sua decisione al primo cittadino. Dal Comune, infatti, fanno notare come qualsiasi tentativo sia molto complicato per via della mancanza di tempo: una questione non di giorni, ma di orologio, che non permette la cosiddetta “due diligence”, cioè la verifica completa dei conti di una società complessa come il Fc Bari.

Escluso, invece, il presunto incontro tra Cosmo Giancaspro e Nicola Canonico. Dall’entourage del presidente del Bisceglie, infatti, smentiscono categoricamente qualsiasi volontà di dialogo col patron del Bari. A differenza di quanto si è letto, Canonico era ieri in un rinomato ristorante del capoluogo per partecipare a una festa di compleanno. Resta l’ipotesi di utilizzare il titolo sportivo del Bisceglie nella sciagurata ipotesi del fallimento.