La temuta penalizzazione è arrivata. Il Tribunale Federale Nazionale, accogliendo il deferimento della Procura, ha inflitto 2 punti di penalizzazione “da scontare nella stagione in corso” alla Fc Bari. Il presidente biancorosso, Cosmo Giancaspro, è stato inibito per 3 mesi. Prosciolto invece Giovanni Palasciano “che ha svolto diligentemente il proprio mandato professionale”.

Si tratta della sentenza di primo grado dei giudici federali al termine dell’udienza in merito al deferimento a carico della società biancorossa per presunti inadempimenti amministrativi. Il Bari adesso può fare ricorso al Caf.

Secondo il Tribunale Federale, “nessun dubbio residua sul fatto che alla data del 16 marzo 2018 sul conto corrente dedicato della Società non vi fosse valuta sufficiente ad evadere i 4 modelli F24 oggetto di  contestazione. Risulta provato come il riversamento delle somme all’Agenzia delle Entrate sia avvenuto solo in data 6 aprile 2018, allorquando la Società ha provveduto a versare sul conto provvista sufficiente”.

“Nessun pregio – si legge nel dispositivo – si può attribuire alla prospettazione difensiva secondo cui il pagamento sarebbe stato eseguito il 16 marzo stante una mancata contestazione di ritardo da parte della  Agenzia delle Entrate. Come noto, il termine ultimo al 16 marzo per i pagamenti Inps ed Irpef è  di esclusiva fonte Federale, mentre la scadenza dei versamenti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate è fissata al 16 aprile”.

Il tribunale fa quindi anche luce sulle “quietanze apposte dalla banca sugli F24 con data 16 marzo 2018 frutto di un fido bancario concesso al Fc Bari 1908” ma – si legge sempre nel documento federale – in presenza di un “saldo contabile insufficiente alla data del 16 marzo 2018. Con l’acquisizione agli atti della movimentazione del conto trasmessa dalla Procura della Repubblica di Bari, è stata prospettata una apertura di credito da parte dell’istituto il quale avrebbe consentito alla Società di operare attraverso un c.d. scoperto in bianco. Di tale operazione, tuttavia, non vi è traccia in atti”.

“Pertanto – concludono i giudici – di fronte ad un dato normativo tassativo ed inequivocabile nell’imporre alle Società, non solo di effettuare il pagamento entro i termini sanciti, bensì di documentare tale pagamento alla Figc e Covisoc secondo le modalità stabilite, si deve affermare la responsabilità disciplinare della Società Fc Bari 1908 e del rappresentante legale per non aver versato e documentato nei termini fissati le ritenute Irpef e i contributi Inps quarto bimestre”.

COSA CAMBIA Stando così le cose il Bari scenderebbe quota 65 punti scalando in settima posizione alle spalle del Cittadella. Il turno preliminare dei playoff in gara secca si giocherebbe quindi al “Tombolato” il 3 giugno alle ore 18 dopo il rinvio del torneo deciso dalla Lega B. Ma non è ancora detta l’ultima parola.

RICORSO Adesso il Bari, difeso dall’avvocato Mattia Grassani, ha l’opportunità di presentare ricorso d’urgenza alla Corte d’Appello Federale che metterà la parola fine alla questione. L’udienza dovrebbe svolgersi giovedi prossimo, 31 maggio, (data da confermare) lasciando comunque tempi molto stretti per l’organizzazione della partita.