“Il rinvio dei playoff? Una forzatura. Le tasse? Le abbiamo sempre pagate. Il futuro? Tensioni finanziarie ma vado avanti”. In una conferenza stampa fiume, il presidente Cosmo Giancaspro ha provato a far chiarezza su tutta la vicenda che ha riguardato negli ultimi mesi il Fc Bari e sui presunti inadempimenti amministrativi che hanno portato alla penalizzazione di 2 punti in classifica.

Il patron biancorosso, dopo una lunga premessa in cui ha riassunto l’andamento della stagione ha focalizzato l’attenzione sul tema più dibattuto, i pagamenti dei contributi: “Abbiamo sempre pagato tutte le tasse – dice sventolando i documenti – e non permetto a nessuno di dire il contrario. Il Bari non ha commesso nessun errore se non quello di costruire una rosa di 31 giocatori e quindi di avere un f24 più pesante da pagare”. Ma lo stesso Giancaspro ha glissato sulla domanda relativa ai tempi di pagamento.

Il presidente non è voluto entrare nel merito della sentenza ma ha criticato l’operato della giustizia sportiva: “Non siamo stati noi a chiedere il rinvio al 1 giugno, noi avremmo preferito avere la sentenza il 15 maggio. Poi c’è stata una accelerazione inspiegabile. Non è possibile avere i tre gradi di giudizio in così poco tempo, manca la serenità sia ai giudicanti che ai giudicati – ha sottolineato Giancaspro – non sta scritto da nessuna parte che la penalizzazione deve per forza ricadere sulla stagione in corso”.

Poi l’affondo sulla decisione di rimandare le partite: “Quella di rinviare i playoff è stata una forzatura. La classifica finale del campionato è quella pubblicata nel comunicato del 21 maggio – sottolinea mostrando il documento – e il Bari è arrivato sesto, tra l’altro anche con qualche rammarico. Questa decisione ha danneggiato il Bari perché avevamo una squadra in palla che avrebbe fatto tremare chiunque. Gli altri hanno avuto un vantaggio competitivo indotto”.

Giancaspro mette nel mirino soprattutto quello che è successo in Lega: “C’è stata un consiglio direttivo in cui si parlava del Bari ma il suo presidente non è stato invitato ma il Cittadella si, è vergognoso. Poi loro hanno presentato anche l’istanza per far anticipare l’udienza. È mortificante che adesso il Cittadella abbia a disposizione due risultati su tre. In Lega B sono successe delle cose strane che approfondiremo con i miei legali. Non finisce qui”.

L’imprenditore originario di Molfetta ha poi parlato della situazione economica della società: “In questi anni abbiamo fatto un’operazione di pulizia e allo stesso tempo di rafforzamento della squadra investendo moltissimo. Partiamo dal presupposto che per noi l’inferno è restare in serie B – sottolinea il patron – Fc Bari ha avuto una perdita di 15 milioni negli ultimi 3 anni, tutta ripianata dal socio di maggioranza. Riuscire a portare avanti una società in B con solo pochi milioni di perdita è un miracolo”.

Sul futuro a lungo termine, quindi Giancaspro non ha dubbi: “Sì, ci sono state delle tensioni finanziarie causate però da alcune fughe di notizie infondate. Negli ultimi mesi nei confronti miei e del Bari è stato violato diverse volte il segreto istruttorio. Ma io vado avanti perchè so di essere a capo di una armata biancorossa con tifosi che credono in me. Abbiamo un progetto di 3-5 anni che va avanti, indipendentemente da come finirà questa stagione, che sia serie A o serie B. Sogliano e Grosso restano”.

Per il futuro immediato il patron biancorosso vede un ambiente comunque carico: “Affrontiamo l’appello con serenità, ho fiducia nella giustizia ma non faccio previsioni. Comunque ci hanno tolto due punti ma non siamo mica finiti nei playout. Ho parlato con i ragazzi e per loro non cambia niente, mi hanno detto andiamo a Cittadella e li stendiamo”.