Colantuono azzecca i cambi, Grosso no. Si potrebbe riassumere così il pareggio tra Bari e Salernitana. I biancorossi giocano solo un tempo, troppo poco per superare i granata assenti nella prima frazione ma ravvivati nella ripresa dall’ex Rosina che ha cambiato volto alla sua squadra. Al Bari resta il rammarico di non aver capitalizzato le occasioni avute nei primi 45 minuti. Bene, anche se solo a metà, Iocolano e Cissè, male invece Sabelli, Marrone e Nenè.

Rispetto alla formazione che è riuscita ad espugnare il “Partenio” di Avellino, mister Grosso fa un solo cambio: dentro l’uomo della provvidenza, Cissè, fuori Galano. Davanti a Micai ci sono Balkovec, Marrone, Gyomber e Sabelli mentre Aderson, dato per favorito alla vigilia, si accomoda in panchina. Confermati anche Henderson e Iocolano ai fianchi di Basha mentre Improta e Nenè completano il tridente d’attacco.

L’inizio di gara è equilibrato e con pochi sussulti. La Salernitana si affida soprattutto ai lanci lunghi mentre il Bari è più manovriero. Le cose migliori i biancorossi le fanno soprattutto sulla sinistra dove funziona bene la catena Iocolano-Cissè: l’attaccante guineano è indiavolato e proprio dai suoi piedi nasce la ripartenza che porta al vantaggio: tentativo di combinazione in area fra Nenè,Improta e Henderson, il cross dal limite di quest’ultimo viene deviato da Minala: la traiettoria è tanto beffarda quanto perfetta e supera Radunovic. La premiata ditta Iocolano-Cissè ci prova ancora cinque minuti dopo ma l’ex Benevento è impreciso quando si tratta di chiudere l’azione. La Salernitana appare inconsistente in fase offensiva e, come spesso accade, è il Bari a rischiare di farsi male da solo: su un lancio apparentemente innocuo dalla retroguardia, Micai azzarda l’uscita sulla trequarti, di Gaudio evita l’estremo difensore ma poi non è lesto a concludere a rete.

Nel secondo tempo la Salernitana cambia pelle e modulo con gli ingressi dell’ex Rosina e Rossi. Il passaggio al 4-3-1-2 si rivela una mossa azzeccata per Colantuono: gli ospiti alzano il baricentro riuscendo a mettere in difficoltà un Bari rientrato in campo abbastanza sornione. Al 54′ Henderson perde uno dei rari palloni della sua partita, Rosina riparte e serve Palombi ma sul tentativo dell’attaccante scuola Lazio è bravo Micai a parare. Ma è solo un un campanello d’allarme: 5 minuti dopo su calcio d’angolo, Marrone si perde completamente Casasola che può comodamente battere di testa Micai. Il pareggio desta il Bari dal suo torpore ma come spesso accade c’è tanto cuore ma poco cervello nella manovra biancorossa. Così Grosso si gioca la solita carta Brienza, ma l’ingresso del fantasista di Cantù non ha lo stesso effetto di quello del suo alter ego granata. Al fischio finale il Bari esce tra i (tanti) fischi della curva nord.

PAGELLE

BARI (4-3-3): Micai 6; Sabelli 5 Gyomber 6 Marrone 4.5 Balkovec 5; Basha 5.5 Henderson 6 Iocolano 6.5 (Brienza 6); Cissè 6.5 Improta 5 Nenè 5 (Busellato 5.5)

SALERNITANA (4-3-3): Radunovic 5.5; Vitale 6 Tuia 5.5 Monaco 6 Casasola 7; Signorelli 5 (Rosina 7) Minala 6.5 Odjer 5.5; Di Roberto 5 (Rossi 6) Kiyine 5.5 Palombi 5.5