“Volevamo giocatori di caratura superiore, non calciatori tanto per”. All’indomani della chiusura de mercato invernale, il Direttore Sportivo del Bari Sean Sogliano fa chiarezza sulle operazioni dei biancorossi rispondendo anche alle critiche sulle lacune della rosa a disposizione di Fabio Grosso.

“Il mercato di gennaio doveva servire prima di tutto per risolvere le problematiche dei fuori lista. L’obiettivo primario era Memushaj: lui era disponibile ma l’ultima parola spettava al Benevento che ha lo avrebbe ceduto solo a titolo definitivo per 1 milione di euro. Non potevamo e non ci sembrava giusto prendere un calciatore di 31 anni a queste condizioni”.

Sogliano controbatte anche a chi critica la mancanza di un’alternativa al centrocampista albanese: “Per migliorare la squadra o si prendeva un giocatore di caratura superiore oppure era inutile prendere un calciatore tanto per. Tempo fa abbiamo cambiato troppo e siamo stati criticati, oggi abbiamo cambiato poco e siamo criticati ugualmente – commenta ironico  – qui si fa troppo fantacalcio”.

Anche per quanto riguarda gli esterni offensivi, il Direttore sportivo dei galletti spiega perché non sia stato preso nessuno per far rifiatare Improta e Galano: “Se Improta si infortuna non giocheremo in dieci. Ci sono già altri giocatori che possono giocare in quel ruolo come Balkovec, Cissè, Floro Flores o Iocolano. Il reparto da rinforzare era la difesa e l’abbiamo sistemata”.

Chiara anche la situazione delle cessioni e in particolare dei due oggetti dei desideri di tante squadre, Galano e Anderson: “Abbiamo fatto un discorso molto chiaro con tutti. Chi voleva andare via poteva farlo senza problemi. Chi rimane doveva farlo con entusiasmo accentando di giocare 90 o 10 minuti. Sabato scorso Anderson era in tribuna per scelta societaria, visto che non era tranquillo per le tante voci di mercato. Galano invece è stata una scelta tecnica”.

Mercato a parte, però, l’argomento del giorno era sicuramente la brutta sconfitta casalinga contro l’Empoli. Sogliano non cerca alibi: “È stata una partita molto brutta – ammette – credo che nessuno se l’aspettava. Abbiamo sbagliato tutto. Però bisogna ricordarsi che giocavamo contro un avversario molto forte che fino a qualche mese fa giocava in serie A”.

Sogliano non ha però digerito le troppe critiche che sono piovute sulla squadra dopo la pesante debacle: “Non voglio che ad ogni momento di difficoltà venga detto che ci manca qualcosa. Noi facciamo tantissimi errori, ma non è possibile che appena sbagliamo una partita ci sia questo atteggiamento. A fine dicembre eravamo terzi in classifica, adesso invece si parla di Venezia come partita-chiave. Questo non è possibile”.

Sotto accusa è finito inevitabilmente mister Fabio Grosso: “Le critiche sono legittime, specie dopo una gara persa in casa così – spiega il Direttore Sportivo – probabilmente Grosso ha sbagliato l’intervista nel dopo gara e ha sbagliato partita, ma non credo che il cambio di modulo sia dovuto alla paura. Proviamo a rialzare la testa e ad andare avanti, a Venezia dovremo andare col coltello fra i denti per portare a casa un risultato positivo”.