“La pazienza è finita”, se le cose non cambiano potrebbe innescarsi “una pericolosa spirale che non si sa dove possa portare”. A 48 ore dalla deludente sconfitta di Venezia, il tifo organizzato barese ha voluto far sentire la sua voce con un comunicato dai toni molto duri rivolto a squadra e società nel tentativo di scuotere l’ambiente.

“Fino a due giorni fa, la pazienza, l’ascolto e la credibilità nei confronti di squadra e società sono stati elementi e valori che hanno prevalso sui risultati negativi che generavano rabbia e delusione – si legge nella nota firmata dai Seguaci della Nord – Purtroppo, i tre goal in ‘45 presi a Venezia ci spingono a inasprire la nostra linea. Calciatori, allenatore e dirigenza al completo, per la Curva Nord e per tutti i veri tifosi del Bari, sono tutti in discussione”.

Il tifo organizzato ne ha per tutti, a cominciare da Sean Sogliano (“Il Direttore Sportivo ha deciso di far passare qualcuno per ‘colpevole’ pur di tutelare la sua figura agli occhi della piazza”) per poi passare al tecnico (“Bari vorrebbe vedere negli occhi di Grosso la stessa determinazione mostrata nei secondi che hanno preceduto il rigore decisivo nella finale del mondiale del 2006”) e infine anche i giocatori (“Bari è una piazza che esige rispetto e professionalità da parte dei suoi tesserati. Crediamo che una squadra prima in classifica fino a poche settimane fa non può e non deve mollare”).

Infine un invito a società e giocatori che ha più il sapore dell’ultimatum: “D’ora in avanti non vi sarà più perdonato nulla. Diamo pochi giorni di tempo agli addetti ai lavori per ristabilire gli equilibri e riprendere a funzionare. In caso contrario, saremo costretti a proseguire con la linea dura di Venezia, innescando una pericolosa spirale che non si sa dove possa portare”.