Quattro idee per dar vita al nuovo stadio del Bari: sono contenute all’interno dell’analisi preliminare di fattibilità che il club biancorosso, insieme a B Futura (società specializzata nella ristrutturazione di impianti sportivi), ha presentato all’Amministrazione comunale lo scorso 13 gennaio per il restyling dello stadio San Nicola.

Nelle oltre 230 pagine troviamo le principali esperienze sviluppate in Europa negli ultimi anni (si va da Bilbao a Francoforte passando anche per lo Juventus Stadium) le ultime ricerche di mercato, gli elaborati grafici di massima sul concept del nuovo stadio, gli studi preliminari sulle aree commerciali e delle strutture a supporto dell’impianto.

Le ipotesi Come detto sono 4 gli scenari proposti: il primo prende in esame l’avvicinamento delle tribune, il secondo l’abbassamento del livello del campo da gioco, il terzo la demolizione del San Nicola e ricostruzione dell’impianto sullo stesso sito, il quarto la costruzione di un nuovo stadio accanto al San Nicola. I costi stimati viaggiano tra i 110 e i 120 milioni di euro.

“Il quarto scenario – è scritto nel documento – sarebbe il più sostenibile dal punto di vista economico, ma lascerebbe il problema della valorizzazione dello stadio San Nicola”. Per questi motivi il club vuole sottoporre all’attenzione del Consiglio comunale solo le prime due ipotesi.

Lavori In entrambi gli scenari proposti è confermato il prolungamento della copertura dello stadio, l’eliminazione della pista di atletica, la costruzione di sky box, di un’area business e di una commerciale con ristoranti, bar e negozi. Allo stesso modo verrebbe riqualificata tutta l’area intorno all’impianto con la costruzione del centro sportivo, di un albergo e di un centro medico.

Secondo gli studi effettuati, la capienza ottimale del nuovo stadio dovrebbe essere compresa fra le 35mila e le 40mila unità prospettando un’affluenza media intorno ai 25mila spettatori: con questi numero sarebbe di circa 4,8 milioni di euro il ricavo annuo per la vendita dei biglietti.

Obiettivo 2022 Tra le pagine della documentazione c’è anche un cronoprogramma di massima: l’ipotesi prevede la progettazione definitiva tra luglio 2018 e febbraio 2019 mentre la costruzione vera e propria durerebbe due anni e mezzo a partire dal 2020: con questa tabella di marcia il nuovo impianto potrebbe essere inaugurato nel luglio 2022.