Dopo le notizie sull’indagine che metterebbero in dubbio la sua scalata al Bari, il presidente biancorosso, Cosmo Antonio Giancaspro, si difende e passa al contrattacco. In una nota diffusa oggi l’imprenditore Molfettese, coinvolto anche in una indagine per riciclaggio per il crac della Ciccolella, respinge tutte le accuse e assicura che progetto di rafforzamento del club va avanti:

“Cosmo Antonio Giancaspro prende atto che sono stati pubblicati i dettagli di una denuncia che sarebbe stata presentata a novembre 2016, il cui contenuto non è ancora noto ai soggetti accusati. Per prima cosa esprime sconcerto per come l’autore di tali incredibili accuse possa ancora godere di minima credibilità, nonostante le azioni di cui si è reso protagonista in qualità di azionista ed amministratore della società.

Lascia in particolare allibiti l’impudenza con cui lo stesso autore della denuncia abbia formulato accuse di gravi reati pur avendo, fin dai primi atti negoziali sotto-scritti a dicembre 2015, ingannevolmente fornito dati ed elementi inesatti in ordine alla situazione della società, restando poi inadempiente a tutti gli obblighi assunti.

Invero, quanto alle accuse di “usura”, l’Autorità Giudiziaria prenderà sicuramente atto che si tratta di farneticazioni, dal momento che nella specie si verte in tema di finanziamenti erogati da un azionista di minoranza a favore della società, senza la pattuizione di interessi ed addirittura senza l’indicazione del termine di restituzione, a prescindere dalla loro intrinseca postergazione.

Anche per l’assurda accusa di “estorsione contrattuale”, si è certi che essa non riceverà avallo alcuno dalla Autorità Giudiziaria, in quanto relativa ad una operazione di aumento di capitale ideata, voluta e deliberata dallo stesso azionista / amministratore che formula tali accuse, con il voto contrario dell’azionista accusato; né possono sussistere perplessità di sorta in ordine alla piena legittimità della utilizzazione dei crediti vantati a titolo di finanziamento socio per il versamento di quota parte del capitale sottoscritto in sede di aumento di capitale, tenuto conto dell’unanime opinione al riguardo manifestata da giurisprudenza e dottrina.

Giancaspro ritiene che non dovrebbe essere consentito a chi ha preteso la liberazione da ingenti debiti personali (pari ad oltre un milione e mezzo di euro) quale condizione per consentire la verbalizzazione assembleare della regolare esecuzione dell’operazione da lui stesso voluta, di affermare la sussistenza di inesistenti accordi concernenti “il pagamento di debiti pregressi” della società, trattandosi soltanto di pretese avanzate per meri interessi personali in una situazione di totale invalidità negoziale, e di formulare addirittura accuse di “estor-sione contrattuale”, con il più totale capovolgimento della realtà dei fatti.

Nell’esprimere ancora una volta fiducia e totale collaborazione verso gli organi inquirenti, ai quali verrà fornito ogni elemento idoneo a dimostrare la totale infondatezza delle gravi e farneticanti accuse rivolte nei suoi confronti, il Dott. Cosmo Antonio Giancaspro ha incaricato i propri legali di avviare tutte le opportune azioni giudiziarie sia nei confronti di chi tali farneticanti accuse ha indebitamente formulato, sia nei confronti di tutti coloro che ne hanno propalato il contenuto in violazione del segreto istruttorio, per l’accertamento di ogni eventuale fattispecie di reato.

Infine il Dott. Cosmo Antonio Giancaspro, nonostante lo sconcerto di chi assiste alla ennesima strumentalizzazione di iniziative caratterizzate dal totale capovolgimento della realtà dei fatti, intende rassicurare tutti coloro che hanno a cuore le sorti di F.C. Bari 1908 S.p.a. sul suo fermo intendimento di perseguire, da oggi con ancora maggiore forza e dedizione, tutti gli obiettivi di rafforzamento tecnico e societario cui è stata sempre ispirata ogni sua azione fin dal momento del suo insediamento alla guida del club”.