“Paura di sbagliare? no, il coraggio di provarci”. Con un paragone fra il famoso rigore dei mondiali 2006 e l’inizio della sua nuova avventura a Bari, Fabio Grosso si è presentato nelle vesti di nuovo allenatore dei galletti. Il neo tecnico, che ha firmato un contratto biennale con opzione per il rinnovo, non ama i riflettori ma ha le idee ben chiare su quello che lo aspetta.

Grosso, infatti, è alla prima esperienza fra i professionisti dopo 4 anni come vice e poi tecnico della Juventus primavera, ma l’ex terzino non ha paura del cambiamento: “Ho pensato che fosse il momento giusto. Questo non è un passo in avanti, ma un salto molto lungo. Ma se ho fatto questa scelta è perché sono convinto di potercela fare. In questa città c’è tanta voglia di fare bene e voglio riportare l’entusiasmo”.

Per farlo, però, servirà tanto lavoro dopo due annate deludenti. Ma Grosso ha le idee chiare:  “Un calcio spettacolare per coinvolgere la gente. Le basi sono l’unità e la coesione tra giocatori, società e tutto ciò che circonda la squadra. Ma queste cose vanno conquistate sul campo quotidianamente per affrontare i momenti difficili”.

Alla prima esperienza fra i professionisti, Grosso dovrà cimentarsi subito in un campionato complicato come la serie B: “So benissimo che il campionato è molto molto difficile e conosco aspettative di piazza e società. Io darò il 120% mettendo dentro tutte le energie che ho in corpo”. Guai però a parlare di serie A: “Obiettivi? Dobbiamo essere in grado di affrontare tutti gli avversari.”

Con la primavera bianconera Grosso ha imbastito i suoi successi con il 4-3-3, ma per l’imminente avventura barese non si sbilancia sui moduli: “Mi piace definire più il modo di giocare che il moduli. Bisogna prima capire le potenzialità dei giocatori e metterli nella condizione di esprimersi al meglio”.

Inevitabili le domande sul Bari che verrà e su un mercato estivo che si prospetta difficile: “Con Sogliano c’è condivisione di idee non nessuna lista di giocatori. La squadra sarà fatta da elementi che devono pensare che questa possa essere la migliore stagione della loro carriera. Non amo parlare dei singoli, ma Brienza lo conosco molto bene e con la serie B c’entra poco. Vedremo in che condizioni sarà, ma mi farebbe piacere averlo a disposizione”.