Il sogno del “nuovo San Nicola” di Giancaspro dura il tempo di una conferenza stampa: quella tenuta oggi per illustrare il progetto di ammodernamento dell’impianto sportivo già consegnato in Comune. Poi, proprio da Palazzo di Città, è arrivata la doccia gelata: “Il documento inviato non contiene i requisiti minimi. Si va avanti con l’attuale bando quinquennale”.

Insomma, siamo punto e a capo. La conferenza stampa, forse organizzata più per rispondere alle tante critiche giunte, sulla stampa e anche dal Palazzo di Città, che per svelare davvero il “nuovo” San Nicola, in realtà non ha dissipato i tanti dubbi sorti in questi giorni.

BFutura e Abodi Fondamentale, per Giancaspro, il lavoro fatto con la collaborazione di Abodi: “Dopo i primi tribolati sei mesi del nostro club ho incontrato Abodi a settembre. È con lui che ho iniziato a parlare dell’operazione Bari. Mi ha seguito anche in una serie di incontri successivi e, in maniera personale, mi ha inviato il documento di B Futura”. Quest’ultima è la società che assiste le squadre nei progetti di costruzione o rinnovamento dei propri stadi, la stessa che ha seguito anche il progetto del nuovo stadio del Cagliari: “Le fasi sono studio di fattibilità, iter amministrativo, progettazione preliminare, implementazione tecnologica e business model. A gennaio 2017 la nostra società aveva superato i primi due scogli”.

Tuttavia si tratta di un iter molto lungo e complicato: “Per la legge 147 bisogna seguire un iter complesso. Io ed i miei tecnici riteniamo di essere nella condizione di poter concludere il tutto con un procedimento rapido. Abbiamo partner legali e che ci assistono nella fase di perfezionamento amministrativo col Comune amministrativo: lo studio Gattai, ho già parlato più volte anche con l’architetto Ottavio Di Blasi”.

Il dialogo col Comune E a proposito dell’iter politico e burocratico, Giancaspro parla anche dei suoi contatti con Decaro: “Ho parlato col sindaco a proposito dello studio di fattibilità. Con Decaro devo avere la chiara impressione che ci sia la giusta volontà per andare avanti nel nostro percorso. Non fare questo tipo di opera vuol dire perdere altri 3 anni. In questa operazione lo stato italiano non investirà nulla, il Comune di Bari stesso ne ricaverà in benefici e risparmio di bilancio. Non chiedo realizzazione di palazzi o grattacieli”.

L’area del San Nicola Il numero uno biancorosso ha parlato anche del famigerato centro-sportivo e, ovviamente, dell’idea di riqualificazione dell’intera area intorno allo stadio: “Nell’area dove ora si trova l’antistadio è possibile realizzare l’agognato centro sportivo e un centro medico con albergo connesso. Sarebbe ideale e comodo. Parliamo di un’operazione auto finanziabile ed auto sostenibile in base anche ai ricavi che si potrebbero generare. C’è anche una zona che avrei dedicato al Palasport, per altre attività e sempre adiacente al centro sportivo. I tre blocchi immobiliari della zona stadio sono quelli coinvolti nel progetto in maniera autonoma”.

Costi e Finanziatori “Il capitale di rischio non dovrebbe superare i 30 milioni di euro, quello di debito 120 – precisa Giancaspro – Detto ciò, stiamo tuttavia riequilibrando i conti economici. Nel Bari ho investito soldi per passione ma anche per fare qualcosa di importante per la nostra città. Ma è anche vero che non sono un benefattore e non posso fare anche altri salti nel buio”. Il patron biancorosso parla anche delle recenti voci sul reale ruolo dei cosiddetti partner tecnologici del progetto: “Siemens ed Osram li ho incontrati già a Milano con lo stesso Abodi. E con loro dovrò confrontarmi di volta in volta. Siemens è un fornitore di tecnologie, non mette soldi. Affermare il contrario sarebbe una corbelleria”.

Giancaspro si è lanciato anche in un paragone mica di poco conto per la sua idea del calcio a Bari: “Ho studiato anche i vari flussi dei nostri tifosi, che sono anche sparpagliati in diverse parti del mondo. Abbiamo una clientela che consentirebbe di mettere a frutto quello che è un patrimonio inestimabile. Il nostro benchmark è la Juventus, facendo le ovvie proporzioni”.

Decreti ingiuntivi Il numero uno della Fc Bari ha risposto anche alle recenti polemiche sul caso dei decreti ingiuntivi e sul presunto progetto copia-incolla: “Ho grande fiducia nella giustizia, più che in quella divina. Ho visto dei titoli un po’ strani, ho ricevuto chiamate preoccupate. Di questi pezzi puntuali poi farò valutazioni coi miei legali, io resto in silenzio rispettando loro. Non si può certamente comparare questo studio con quello dei Cagliari, che comunque dalla nostra è una realtà ben diversa e non presenta le caratteristiche evidenziate tempo fa”.

La risposta del Sindaco Nemmeno il tempo di terminare la conferenza che Giancaspro ha ricevuto la risposta di Palazzo di Città con lo stesso sindaco Decaro a chiarire la situazione: “L’amministrazione comunale è interessata a dare una prospettiva duratura alla gestione dello stadio San Nicola – ammette il primo cittadino – ma allo stato, il documento inviato dalla FC Bari 1908 non contiene i requisiti minimi per poter essere considerato una proposta ai sensi di legge”. In sostanza per andare avanti con l’iter politico-burocratico serve “corredare la proposta con gli elaborati progettuali, lo studio economico-finanziario e l’indicazione dei partner, come indicato dalle norme relative alla finanza di progetto”.

“In questo quadro – conclude Decaro – non ci  margini per sospendere o revocare l’attuale procedura di concessione quinquennale dell’impianto promossa dal Consiglio comunale. È bene precisare che, qualora dovesse arrivare una proposta completa di concessione di lunga durata dell’impianto da parte della FC Bari 1908 la stessa sarà sottoposta immediatamente all’esame degli uffici comunali”.