Stefano Colantuono ci crede ancora. A 270 minuti dalla fine del campionato, fuori dalla zona playoff e nonostante un’emergenza infinita, il tecnico biancorosso non vuole sentir parlare di resa, e nella conferenza stampa di vigilia della sfida con l’Avellino prova a serrare i ranghi.

“Forse è davvero l’ultima chiamata – sottolinea Colantuono – ma qualsiasi risultato esca fuori non dobbiamo staccare la spina. Nel mio vocabolario non esiste il vocabolo smettere o arrendersi. Dobbiamo lottare finché c’è uno spiraglio per arrivare ai play-off”. Con l’Avellino, così come con l’Ascoli e con la Spal quindi sarà vietato mollare: “Nonostante gli assenti dobbiamo andare a giocare queste ultime partite in maniera gagliarda”.

Il Bari, però, non deve lottare solo con gli avversari, ma anche con gli infortuni a catena che continuano ormai da un mese. L’ultimo a fermarsi è Macek proprio questa mattina: “È successo stamattina, dobbiamo ancora valutare. Non è un’attenuante, ma purtroppo questi infortuni ci hanno penalizzato. Magari con gli assenti in campo non sarebbe cambiato niente ma almeno potevamo provare a cambiare l’inerzia di alcune partite”.

Colantuono, però, è anche abbastanza polemico e non lo nasconde, sottolineandolo anzi ad ogni occasione: “Non sono deluso, sicuramente sono arrabbiato perché non riusciamo a fare quello che vorremmo. Di certo non è facile lavorare quando ci sono sempre polemiche. Bari è una piazza importante in cui il pubblico è determinante per i risultati delle squadre e non merita questa categoria. Questa società può andare in serie A ma ci vuole un attimo di tranquillità, calma e programmazione”.

L’unico sorriso in vista della trasferta di Avellino è il ritorno di Parigini che ha scontato il doppio turno di squalifica. Per il resto solo brutte notizie: Basha è squalificato, in settimana si è fermato anche Martinho, Ivan non è disponibile mentre sono ancora out Brienza, Floro Flores, Tonucci, Morleo, Fedele, Raicevic. Formazione praticamente obbligata quindi con Sabelli, Moras, Capradossi e Daprelà in difesa, Romizi, Salzano e forse Furlan a centrocampo. In avanti Galano, Parigini e Maniero. In panchina quattro giovani della primavera: Yebli, Portoghese, Turi e Coratella.