“Frosinone mi ha dato tanto. Da lì è iniziata la mia nuova vita da allenatore”. Roberto Stellone si dice emozionato. Il ritorno a Frosinone è una prova importante a livello psicologico. Ma può essere un’arma l’arma in più del Bari per tornare a vincere.

“Della squadra che incontreremo domani ho allenato molti calciatori per 3-4 anni. Non solo conosco le loro caratteristiche tecniche, ma conosco anche alcuni loro punti deboli. In casa giocano a ritmi importanti e dobbiamo essere pronti a contrastare. Frosinone è una squadra di qualità, fino a tre mesi fa militava in serie A e ora viene da una vittoria importante”.

Poi c’è il fattore stadio, da non sottovalutare. “La struttura laziale è tre metri più stretta del normale e ha le curve molto attaccate al campo. Sembra che la palla non esca mai, perché i raccattapalle la rilanciano subito”.

Questo non significa che i biancorossi debbano avere timore di subire. Al contrario, è necessario equilibrare i ritmi e imporre il proprio gioco, magari lo stesso che hanno fatto vedere nell’ultima partita al San Nicola. “C’è un Bari che gioca – sottolinea Stellone – corre ed è in fase di miglioramento. Per ottenere il massimo dobbiamo disputare una grande partita. Stiamo ingranando, anche dal punto di vista del modulo. Sono più i pro che i contro. Il gioco vale la candela”.

Il campionato è ancora lungo, è vero, ma non si può fare a meno di dare un’occhiata alla classifica per capire che è facile perdere le lunghezze dalle prime della lista. “Non vinciamo da quattro giornate ma fino ad oggi abbiamo fatto solo buone prestazioni. Adesso però cambiamo registro, perché preferirei le vittorie ai complimenti. Ci manca qualche punto per quello che abbiamo fatto vedere in campo. L’importante è non demordere, ci riprenderemo i punti persi”.

Ancora non buone le notizie che arrivano dall’infermeria. C’è emergenza in attacco. Maniero non partirà per la trasferta, e se non ce la fa Brienza dal primo minuto scenderà in campo Monachello. “Out anche Cassani e Moras. Adesso è il momento di dosare energie e forze alla luce dei quattro impegni in due settimane, durante i quali sarò costretto al turnover”.

Infine un’ultima battuta su Giancaspro e sulle belle parole spese per il tecnico. “Lo ringrazio, voglio ripagare la sua fiducia con i risultati in campo perché il presidente è il primo tifoso del Bari, dato che ci mette anche i soldi. Io, invece, ci metto l’impegno per dare una gioia a questa piazza che soffre ormai da anni”.