Micai para il match point capitato sui piedi di Da Silva, Maniero segna un rigore pesantissimo e il Bari vince a Perugia. Tutto nei minuti finali di una classica partita di serie B: una battaglia giocata ad altissima tensione. Maluccio il primo tempo, molto meglio la ripresa. Ma per dire bene del nuovo Bari ci sarà tempo. Per festeggiare invece i primi tre punti della stagione, la serata è proprio quella giusta.

Nella sfida tra Roberto Stellone e Cristian Bucchi, gli allenatori più giovani della serie B, il tecnico biancorosso rispetta le anticipazioni della vigilia e si presenta al Curi con la formazione annunciata. In porta c’è Micai. In difesa Moras e Di Cesare presidiano la zona centrale, lasciando a Sabelli e Cassani il compito di proteggere il fortino dagli attacchi laterali. In mezzo al campo l’inedita coppia di interditori è composta da Valiani e Fedele, con Furlan e Fedato esterni con in tasca la licenza d’offendere. In prima linea, il solito “Pippo” Maniero è supportato da De Luca. Dall’altra parte il forfait last minute di Stefano Guberti riduce di un’unità la schiera degli ex comunque composta da Nicola Belmonte, Marco Chiosa e Jacopo Dezi.

Il primo tiro del match è proprio di Dezi che al minuto numero 5 prova a sorprendere Micai dalla distanza senza però riuscire ad inquadrare lo specchio della porta. Il Perugia prova a costruire le proprie fortune portando al cantiere biancorosso del Bari tanta pressione, buona rapidità negli scambi, affondi puntuali di esterni e mezzali ed un sacco pieno di cross per la testa del temibile Rolando Bianchi: la partita la fanno i padroni di casa e per lunghissimi tratti si gioca in una sola metà campo.

Micai nel primo tempo non sporca mai i guantoni ma due pennellate di Buonaiuto prima, una di testa e l’altra di interno destro, e una stoccata di Ricci poi, fanno saltare dai seggiolini il nutrito gruppo di tifosi baresi arrivati in Umbria per sostenere la squadra. La prima vera iniziativa firmata Bari arriva alla mezz’ora e, quasi a beffare il ritrovato spirito arrembante della squadra di Stellone, porta al primo cartellino giallo della sfida. Lo prende Fedato, che dopo aver lanciato in profondità De Luca, con troppa veemenza prova a far proprio il successivo cross de “la zanzara” travolgendo Brighi. Si tratta del preludio alla più ghiotta occasione biancorossa di frazione: cross di Furlan, respinta sporca della difesa del Perugia, tiro di Sabelli, respinta zozza del portiere Rosati e Maniero che ripulisce tutto sparando oltre la traversa la palla del possibile vantaggio. Il primo tempo del galletto è tutto qui ed è assai poco ruspante.

La ripresa si apre con un pallone rubato da Fedato e subito consegnato sui piedi di De Luca: l’attaccante calcia verso la porta di Rosati senza però centrarne lo specchio. Il Perugia risponde immediatamente con una mischia furibonda nel cuore dell’area di rigore biancorossa, un tiro di Ricci deviato in angolo da Micai e un destro al volo di Del Prete, sugli sviluppi di quel corner, che sfiora il palo. Il tutto in meno di tre minuti.

Il Bari della porzione di gara che segue questo tambureggiante avvio di secondo tempo, pur non impressionando per qualità di gioco e pericolosità negli ultimi trenta metri, sembra quantomeno aver nascosto al Perugia la supremazia territoriale che aveva caratterizzato la prima parte di partita. Il gruppo di Stellone pecca ancora di amalgama ma nei primi 20 minuti del secondo tempo sfoggia buona personalità: Moras impatta Bianchi tanto bene da costringere Bucchi a richiamarlo a sé in panchina, Di Cesare anticipa chiunque passi dalle sue parti e prova ad innescare gli uomini della trequarti offensiva, Furlan prende falli e fa ammonire gli avversari, Maniero lotta come un leone.

Al 70’ inizia l’avventura barese di Franco Brienza. L’ex centrocampista del Bologna entra in partita al posto di Fedato e se inizialmente sembra andare ad occupare proprio la porzione di campo consumata in precedenza dal compagno di squadra, nei minuti successivi pare avere decisamente meno compiti di seguire le linee: sia quella formata dai tre colleghi di centrocampo, sia quella bianca laterale. Il colombiano Zapata, dall’altra parte della diagonale, mette in imbarazzo Cassani e fa salire di mezzo punto il voto in pagella di capitan Moras, costretto a lasciare il campo per un infortunio muscolare una manciata di giocate più tardi.

A dieci minuti dallo scadere un bel cross di Brienza invita Maniero all’acrobazia. Poco dopo Castrovilli, presentato al campionato da Stellone nel terzo cambio ordinato al posto di Furlan, trasforma in birilli i difensori del Perugia e impegna il portiere Rosati in una parata a terra. Dopo ancora De Luca prova senza successo l’iniziativa personale.

Quando l’ago della bilancia sembra pendere più che mai dalla parte del Bari, Tonucci svirgola un pallone su Sabelli e regala a Da Silva il pallone del possibile 1-0: Micai si trasforma in Superman, grida ad Ichazo di rimanere in panchina, e devia la sfera in calcio d’angolo. La parata del pareggio? No, della vittoria. Perché nel terzo minuto di recupero una discesa di Sabelli regala a Castrovilli un pallone d’oro: il gioiello made in Bari calcia a botta sicura e trova il braccio malizioso di Del Prete. Rosso, rigore e Maniero che sfonda la porta per il gol della vittoria. Nei nove minuti di recupero complessivi giocati agli ordini dall’arbitro Aureliano c’è il tempo per un paio di risse sfiorate e per un rosso diretto a De Luca. Poco male. Il risultato non cambia e il Bari fa comunque festa.