Una veduta dello stadio all'uscita del tunnel degli spogliatoi

Il campionato del Bari inizia male. La squadra di Cosmo Giancaspro perde 2-1 in casa contro il Cittadella e lascia lo stadio fra i fischi copiosi del proprio pubblico. C’è da lavorare. E questo era fatto noto anche prima dell’esordio del San Nicola. Tuttavia, se nonostante la sconfitta il migliore in campo dei galletti resta il portiere Micai, probabilmente i punti da migliorare sono più di quelli messi in preventivo alla vigilia. I punti in palio nella partita, invece, se li portano via i ragazzi in maglia granata.

Per il primo appuntamento con la voglia di riscatto di una piazza che sogna il ritorno nella massima serie, l’abito più bello scelto da mister Stellone è rappresentato da Micai in porta. Sabelli, Moras, Tonucci e Cassani in difesa. Martinho, Romizi, Basha e Furlan a centrocampo. Maniero e Monachello in attacco. Di fatto, sette volti nuovi rispetto al Bari stoppato dal Novara negli spareggi promozione della passata stagione.

La commozione del San Nicola per minuto di silenzio dedicato alle vittime del terremoto che ha scosso il centro Italia lascia subito spazio alle emozioni della partita. Passano appena ottanta secondi infatti ed il neopromosso Cittadella, protagonista di una cavalcata trionfale nell’ultima annata di Lega Pro, sfiora il vantaggio con una testata di Litteri che costringe all’intervento prodigioso Micai: colpo di reni a difendere il palo più lontano e palla in calcio d’angolo.

Un’iniziativa di Monachello al minuto 5 costringe al brutto fallo Pascali, che si guadagna così il primo cartellino giallo del match. Il Bari copre bene l’ampiezza del terreno di gioco e prova a sfruttare la maggiore qualità dei singoli nelle zone più calde del campo. Il fascino della pericolosità però resta dote portata alla gara solo dagli ospiti, che con un Litteri indemoniato continua a creare apprensione alla coppia di centrali biancorossa composta da Tonucci e Moras. Benedetti sulla sinistra è un pendolino inarrestabile, Martinho all’ennesima discesa lo stende e pareggia il conto delle ammonizioni. Una competizione che continua ad essere in pari anche dopo i gialli sventolati in sequenza sulle teste di Bartolomei e Moras.

La prima, semplice, parata del portiere granata Alfonso arriva al 33′ dopo una girata di testa di Monachello su cross confezionato dalla premiata ditta Sabelli-Martinho. L’ala destra brasiliana una manciata di minuti più tardi prova ad inventare il gol della settimana con un tiro da posizione assai defilata che non inquadra lo specchio della porta. Stessa sorte capitata ad un fendente di Furlan scagliato dal limite dell’area di rigore a cinque minuti dal termine della frazione. Che si chiude sullo 0-0 solo grazie a due interventi di Micai compiuti proprio allo scadere prima su tiro e poi su colpo di testa, sempre di Pascali.

La ripresa incomincia con nessun cambio ma con ben due gol del Cittadella. La prima rete della squadra veneta arriva al minuto 8 con Pascali che sugli sviluppi di un calcio d’angolo semina la marcatura di Moras, anticipa la copertura di zona di Maniero e mette il pallone alle spalle di un incolpevole Micali. Passano 120 secondi e il raddoppio della squadra allenata da Venturato è tanto bello quanto significativo: una serie infinita di passaggi precisi e puntuali che mandano in bambola la difesa dei galletti e regalano a Litteri una palla da spingere solo oltre la linea di porta.

Stellone prova a rattoppare la partita con una doppia sostituzione: fuori Martinho e Monachello, dentro De Luca e Ivan. Il centrocampista slovacco prelevato nelle ultime ore dalla Sampdoria ricambia immediatamente la fiducia accordatagli e al 18′ si procura un calcio di rigore anticipando in un intervento banale il difensore ospite Valzania. Maniero trasforma il penalty e rimette il Bari in corsa.

La sveglia legata ai piedi dei nuovi entrati da mister Stellone sembra aver allontanato il torpore dalla comitiva biancorossa. La trama dei galletti non è irresistibile ma quantomeno porta costantemente la sfera nella metà campo avversaria. Ivan si dimostra utile anche nella posizione di esterno e De Luca prova a sfruttare al meglio l’intesa collaudata con l’amico “Pippo” Maniero. L’ultimo asso che l’ex allenatore del Frosinone estrae dalla manica si chiama Daprelà e viene mandato in campo al posto di Cassani.

Il terzo innesto incollato alla partita del Bari si rivela però meno azzeccato degli altri due. Romizi, ammonito a metà tempo, guadagna il secondo giallo del suo match e lascia la squadra in dieci contro undici: il Bari alza bandiera bianca e il Cittadella porta a casa i suoi primi tre punti nel torneo cadetto. Il cammino di Sabelli e compagni inizia davvero in salita.