Trentacinque anni, tanta esperienza alle spalle ma anche tanta voglia di essere uno dei protagonisti di questo Bari. Francesco Valiani non vuole essere considerato un “vecchio”.

«Non mi sento questi anni addosso – dice – ho la fortuna di non percepire, fisicamente, questo trascorrere del tempo. Questo mi permette di non pensare al giorno in cui dovrò smettere. Riesco a trovare, in ogni stagione, le giuste motivazioni e spero di continuare a essere, magari con qualche cavallo in più, uno dei motori di questa squadra. Il tagliando l’abbiamo fatto».

Tre giorni di ritiro per capire cosa bolle nella pentola biancorossa: «La società si è mossa bene prendendo un direttore sportivo e un tecnico importanti – continua –. L’aria che c’è qui mi piace. Siamo un gruppo misto fatto di giovani e gente più esperta che sta lavorando per preparare al meglio la stagione, sapendo che quella trascorsa ha lasciato l’amaro in bocca a tutti. L’anno scorso forse ci è mancato avere 22 titolari pronti a dare le scosse giuste al gruppo».

Tatticamente cosa è cambiato con Stellone?
«Ancora presto per dirlo. La storia della mia carriera mi porta a sentirmi un po’ esterno e un po’ centrale. All’occorrenza capiremo».

Un’ultima battuta è dedicata alle voci di mercato: «Il mister è stato chiaro con tutti, sarà un periodo di valutazione. Ed è giusto che le faccia serenamente vedendoci sul campo. È necessario che il Bari sia una squadra funzionale, in grado di contare su un gruppo completo. Ripeto, siamo tutti a disposizione e lavoriamo per convincere il mister che possiamo far parte del progetto. Ho un altro anno di contratto con il Bari e non mi va di parlare di cambiamenti ora, perché il progetto che la società sta portando avanti mi piace e mi stimola. Siamo nel pieno della fatica e non dobbiamo distrarci».