“Buonasera a tutti. È un piacere e un onore vedervi tutti qui. Vi ringrazio, innanzitutto per la pazienza che avete avuto”. Queste le prime parole da proprietario della Fc Bari 1908 di Antonio Cosmo Giancaspro. L’imprenditore di Molfetta arriva in conferenza stampa con discreta puntualità. Un incontro rimandato di 24 ore per impegni dettati dalle incombenze economiche che il nuovo patron biancorosso ha dovuto immediatamente onorare: il pagamento degli stipendi. Prossima tappa, iscrizione al campionato. Nel frattempo, il post Gianluca Paparesta è ufficialmente iniziato.

“Scadenze importanti non mi hanno permesso di essere qui ieri – continua-. Non ci vediamo da 6 mesi: dalla presentazione di mister 5%. Questa nuova investitura, per certi versi obbligata, mi onora. Voglio tranquillizzare la città e i tifosi: nessuna problematica connessa all’iscrizione. Siamo perfettamente in linea con tutti gli adempimenti ufficiali. Martedì prossimo sarò in Lega per presentarmi e formalizzare la mia nuova carica”.

“Vi prego di consentirmi di chiudere con questa pagina che ritengo essere di storia. Vorrei parlare del futuro. Del piano industriale che avevo in mente già 6 mesi fa. Anche perché quello che è successo in questo lasso di tempo è sotto gli occhi di tutti. La sofferenza è stata tanta, da parte di tutti. Le visioni dei tifosi possono essere diverse, non avendo accesso al carteggio, ma come dico sempre: esiste un codice civile. E abbiamo operato seguendo quel codice”.

“Il piano industriale è chiaro: so quello che questa società può dare al momento e quello che può fare in visione prospettica. Le mie idee sono chiare, seppure per certi versi innovative. I primi investitori sono i tifosi, ci sarà tempo per trovarne degli altri. Sotto l’aspetto sportivo bisognerà fare delle scelte. Innanzitutto quella relativa al direttore sportivo. Incontrerò Zamfir nei prossimi giorni, probabilmente lunedì, per capire qual è la situazione. Se andare avanti con lui o meno. Conto di capire tutto e di dare il nome del nuovo allenatore del Bari nella giornata di mercoledì”.

“Non sono un mago – prosegue Giancaspro – chiedo del tempo. Entro fine luglio, al più tardi i primi di agosto, conto di presentarvi il piano industriale per i prossimi tre o cinque anni. Perché ho deciso di investire nel calcio? Un investitore che possa definirsi tale, non un benefattore, investe avendo una propensione al rischio secondo le proprie capacità e possibilità. Ma anche con competenze specifiche che credo di possedere”.

“Torneremo al galletto. E vi garantisco che ogni euro del merchandising finirà nelle casse del club – dice Giancaspro, scagliando evidentemente una frecciatina al suo predecessore -. L’azienda viene prima di tutto: deve assorbire tutti i ricavi per pagare chi ci lavora e trovare spazio per gli investimenti. Nessun, finché sarò io il legale rappresentante, verrà a mungere questa azienda. Bisogna evitare che vengano fatti investimenti farlocchi, sprechi che in passato ci sono stati per via di disattenzione nei confronti dell’azienda”.

“Per quanto riguarda la parte sportiva, a prescindere dalla spesa, dall’ammontare degli investimenti, ci vorrà coesione e unità di intenti. In questo caso vedrete che l’obiettivo verrà raggiunto. Un obiettivo che non pronuncio, per scaramanzia, ma che tutti quanti conosciamo”. Il riferimento è ovviamente alla serie A.

Incalzato dalle domande dei giornalisti, Giancaspro entra poi nel dettaglio del suo piano industriale. “La parte relativa alla gestione dello stadio è fondamentale per diversi motivi. Il primo: continuare ad utilizzare questo stadio sostenendo manutenzioni straordinarie che non siano programmate e finanziate è una follia. Ho parlato con l’assessore allo Sport, Pietro Petruzzelli. Lo incontrerò tra domani e lunedì. Per come la vedo io, bisognerà programmare un serio intervento di ristrutturazione. Bisognerà capire quali dovranno essere gli investimenti pubblici e quali quelli privati. E lo faremo con massima serenità ma entro fine anno dovremo prendere delle decisioni definitive”.

“Il budget per fare la squadra sarà lo stesso degli anni passati: non ci sarà nessun taglio. Tuttavia, parlare di cifre in questo momento diventa difficile – specifica il nuovo presidente -. Posso dire però che dovrò essere prima imprenditore, poi tifoso. In questo genere di attività il tifo deve venire dopo. Altrimenti si rischia di fare danni. Le scelte sportive però verranno condivise con una persone: il direttore sportivo. Quando individuerò questa persona, potremo pianificare al meglio tutto. “.

“La mia avventura col Bari parte da solo – specifica ancora Giancaspro -. Continuare da solo non sarebbe un problema. Preparerò un piano, lo condividerò con la città e con i tifosi. Dovesse arrivare un Paperon de’ Paperoni, rifletteremo. Conosco parecchi imprenditori, investitori che lavorano in Italia e all’estero. Eventualmente li contatterò, in condivisione con la piazza, quando il piano industriale sarà pronto e definito”.

“Non avrei mai pensato di diventare legale rappresentante di una società di calcio, sicuramente non avrei pensato di farlo in così poco tempo – dice -. È stata una scelta di vita. Una decisione che negli ultimi due giorni mi ha portato a dormire solo tre ore. I tempi erano ristretti, oserei dire da equilibristi. Io e il mio staff ci siamo riusciti e siamo contenti”.