Il Bari vince 3-2 a Brescia, in maniera del tutto rocambolesca. Tre punti che valgono il quinto posto in classifica ma tanti, troppi rischi per i biancorossi. A risolvere la situazione, come già successo in passato, Rosina, che firma una doppietta con una prestazione da grande campione. Ma questa volta, oltre il coraggio e la tenacia, ad aiutare Defendi e compagni è la fortuna.

Camplone va in trasferta senza Maniero, rimasto a casa per un infortunio al ginocchio. Così a chiudere il tridente d’attacco con Rosina e De Luca, c’è Puscas. In difesa si rivede Jakimovski sulla sinistra, con la coppia centrale Tonucci-Di Cesare e Donkor sulla fascia destra: a centrocampo, infine, Donati parte titolare assieme a Dezi e Defendi.

I primi minuti di gioco sono caratterizzati da una fase di studio da parte di entrambe le squadre, anche se è il Bari a prendere più terreno e coraggio. Il Brescia è squadra compatta, con elementi conosciuti e pericolosi. Ma la posta in palio è troppo alta. Il campionato è quasi finito e l’obiettivo ultimo dei biancorossi è la miglior posizione in classifica in prospettiva playoff.

E questa volta, ad aiutare i galletti, ci pensa la fortuna. Sì, perché un Rosina in splendida forma, dopo aver creato scompiglio in più occasioni nella retroguardia avversaria, porta in vantaggio il Bari al quarto d’ora. Una triangolazione perfetta con Puscas dal limite dell’area e l’ex Catania lascia partire un bolide rasoterra sul quale Minetti sembra essere ben posizionato. Ma il portiere del Brescia combina un pasticcio e si lascia passare la sfera prima in mezzo alle braccia, poi tra le gambe, facendola finire in rete per lo 0-1.

Esplode la panchina di Camplone e i numerosi tifosi arrivati al Rigamonti per seguire la squadra. E Defendi e compagni ripagano la fiducia regalando la gioia del raddoppio. Succede al 23′ quando Puscas approfitta di un tiro troppo schiacciato di Rosina e si ritrova la palla tra i piedi a un metro dalla porta vuota. L’appoggio di prima in rete vale lo 0-2 per i biancorossi.

Il Brescia però non ci sta e Morosini risponde con una splendida conclusione dalla distanza che impegna seriamente Micai. Il mediano ha il piede caldo e al 31′ si ripete con un destro meraviglioso di prima intenzione che si infila tra la mano del portiere del Bari e la traversa. È il goal che accorcia le distanze. La foga di tornare in parità, però, costa caro al Brescia che perde Kuspisz per espulsione, dopo aver mandato a quel paese l’arbitro. L’inferiorità numerica non sembra preoccupare i lombardi che continuano con il pressing alto, chiudendo il primo tempo all’attacco.

Alla stessa maniera si apre la ripresa. Dopo appena cinque minuti Micai è costretto alla respinta in angolo dopo una girata di testa di Antonio Caracciolo. Il Brescia è in dieci uomini ma sembra giocare meglio del primo tempo.

Così Camplone corre ai ripari. De Luca, dopo un buon inizio sembra aver perso lucidità e lascia il posto a Boateng. Proprio sui suoi piedi arriva l’unica occasione da rete in 25 minuti ma l’attaccante, che elude il fuorigioco su verticalizzazione, a tu per tu con il portiere, chiude gli occhi e spara altissimo. Un’occasione per chiudere la partita buttata al vento. Allora ci prova Puscas, sempre solo davanti al portiere ma questa volta Minetti chiude benissimo lo specchio sul tiro della punta biancorossa.

Allora esce anche Donkor, al suo posto Di Noia. Ma la beffa arriva ugualmente. Un fallo ingenuo di Dezi al limite dell’area di rigore ed Embalo si prende la responsabilità della punizione. La traiettoria che ne esce è splendida. Sopra la barriera e nel sette. E Micai, incolpevole, resta a guardare la palla che si infila in rete per il pareggio. È 2-2.

Quando tutto sembra perduto, per la seconda volta in novanta minuti ad andare in soccorso dei biancorossi arriva la fortuna. Già, perché un’azione personale di Di Noia nell’area avversaria costringe la difesa al fallo da rigore, al 48′. Sul dischetto va Rosina che, angolando alla perfezione, firma il definitivo vantaggio e la sua doppietta personale. E il Bari può tornare a casa con tre punti importantissimi.