Il Cagliari guadagna l’ingresso diretto in serie A battendo il Bari in casa di fronte al pubblico delle grandi occasioni. Troppo forti i sardi, la differenza tra le due squadre è abissale e il risultato parla da solo. Segna la coppia d’attacco brasiliana Joao Pedro-Farias e chiude il risultato Cerri. Ma le prime due reti del Cagliari sono il frutto di altrettante disattenzioni dei ragazzi di Camplone che dimostrano grande coraggio ma ancora tante lacune.

Parte fortissimo il Cagliari. La gara è dura, sin dalle prime battute. Romizi e Farias finiscono sull’elenco dei cattivi nel giro di cinque minuti. I sardi sono aggressivi, ma è il Bari a sfiorare il vantaggio alla prima occasione. Il minuto è il 10′, Defendi sfonda sulla destra e pennella un cross al centro dell’area per Maniero che impatta benissimo ma angola poco e Storari para di riflesso.

La risposta del Cagliari è sui piedi di Joao Pedro che sfrutta un cross a mezz’aria dalla sinistra e di piatto al volo colpisce sicuro. Micai si fa trovare pronto con una super parata. Il Bari sente la pressione degli avversari e si schiaccia in difesa, provando a giocare sulle ripartenze ma è impresa ardua. L’intesa tra i due attacanti Farias e Joao Pedro, dall’altra parte del campo, rasenta la perfezione. Il primo si rende nuovamente pericoloso dopo una verticalizzazione che lo lancia all’interno dell’area ma l’attaccante è bloccato nuovamente dall’intervento del portiere del Bari.

Passano i minuti e una disattenzione dei ragazzi di Camplone costa caro. Il Cagliari passa in vantaggio al 24′ con uno splendido goal di Joao Pedro che da fuori area ha tutto il tempo di gestire un controllo difficoltoso e lasciar partire un interno destro che si infila nell’angolo basso alle spalle di Micai.

Il primo tempo termina con il Cagliari in vantaggio, ma la ripresa inizia con un’altra doccia gelata per Defendi e compagni. Gli avversari raddoppiano dopo appena due minuti nel secondo tempo. Un altro errore per la difesa biancorossa. Su contropiede dei sardi Giannetti lancia Farias poco dopo la metà campo. Il centravanti brasiliano si presenta davanti a Micai e con freddezza lo infila sul suo palo. È 2-0, meritatissimo.

Il Bari ha tanto coraggio e altrettanta fretta di accorciare le distanze. Si fa male Maniero, una distorsione lo costringe ad abbandonare e Camplone inserisce Sansone. Per rendere la squadra ancora più offensiva, il tecnico abruzzese inserisce anche Puscas per Romizi. Ma la storia non cambia. Il Cagliari rallenta, non ha interesse ad infierire sul Bari. E i biancorossi hanno due occasioni di seguito per accorciare le distanze. Ma sulla strada di De Luca si mette prima la sfortuna, o meglio, il palo. Poi Storari, che toglie dalla linea una palla destinata in goal, dopo una rovesciata spettacolare della zanzara.

Goal sbagliato, goal subito. È la regola. Cerri chiude qualsiasi discorso a tre minuti dalla fine. Una difesa ormai in bambola consente al gigante d’attacco di segnare una rete facile facile. E l’agonia termina. Il Bari scende a testa basa negli spogliatoi mentre il Cagliari festeggia una meritatssima promozione in Serie A.