Salve, sono Max Boccasile…si quello dei videoselfie del Bari…proprio lui. Oggi voglio scrivere due righe sul codice etico della comunicazione on line. Rivolgo questo messaggio a tutti coloro che utilizzano i social.

Premesso che la libertà di opinione e di espressione sul web, a parer mio andrebbe conseguita dopo un esame, vi dico che ci sono varie forme e modi di comunicazione. Una, quella di cui io mi avvalgo è la satira, l’ironia…che mi permette e permette a chiunque possegga questo mezzo, di poter parlare appunto in chiave ironica e satirica di argomenti vari che spaziano dalla società, al costume passando per per la politica e finendo allo sport.

Proprio per parlare di sport, un giorno dopo aver guardato uno dei primi videoselfie del buon Enzo Tamborra, e avendo visto che sul mercato non c’erano alternative satiriche all’argomento, ho deciso di fare il mio primo videoselfie…poi ovviamente in 200 hanno cavalcato la cosa, creando cloni malfatti, ma va bene così. Ricordo che ero in macchina quella sera, e mentre tornavo dallo stadio, registrai un video nel quale davo il mio punto di vista sull’incontro, ma con la variante che essendo un comico, ho arricchito la classica disamina da “bar” con riflessioni talvolta comiche, altre popolari altre ancora satiriche.

Il primo video fu abbastanza apprezzato, e ricevetti molti elogi e decisi così a farne altri…e altri ancora…e man mano che andavo avanti i video diventavano sempre migliori tecnicamente…vi ho regalato immagini interne alle zone off limits…narrato goal praticamente in diretta…impressioni che solo chi è lì con la gente che conta può cogliere…ma sempre strizzando l’occhio al popolare, in maniera tale da non spaventare nessuno che avesse una capacità cognitiva pari a quella di un criceto perché anche loro hanno il sacrosanto diritto di divertirsi e per me non vanno “rieducati” come vogliono alcuni nostri amministratori locali.

Nei videoselfie ne ho dette di cose, e credetemi, mediare il ruolo di editorialista e di comico con quello di tifoso sfegatato, a volte non è stato facile ed è capitato che qualche volta calcassi sin troppo la mano. (Nicola se avesse potuto prendermi a bastonate sono sicuro che lo avrebbe fatto). Ma, in tutto quello che ho registrato, gasteme comprese, non sono mai andato oltre il limite della decenza, cosa che invece sta accadendo in questi giorni sul web.

A far scoppiare la bomba è stato l’episodio che ha visto protagonisti il nostro portiere Enrico Guarna e il giovane difensore Donkor. Finita la partita, dopo aver assisito alla conferenza stampa di Mr.Camplone, il quale ho personalmente accolto in sala stampadicendo: «Mr. la voglio accogliere con un applauso, perché oggi se lo merita tutto» e mentre facevo quell’applauso i giornalisti, quelli veri che erano lì, mi guardavano come dire: «Ma ora che vuole sto coglione?» Nulla, il coglione voleva solo essere vicino ad un uomo che ce l’ha messa tutta per vincere una partita e che ha riportato il bel gioco in una squadra che lo aveva perso da tempo.

Saluto tutti…scambio due parole personalmente con Camplone grazie al buon Fabio Foglianese, persona che stimo davvero tanto sia sul piano umano che su quello professionale e torno a casa in moto…come sempre.
La rabbia c’è, ma il dispiacere per non aver portato a casa quei 3 punti dopo aver giocato così, è più forte di ogni altro sentimento. Mi accendo una sigaretta, e il mio cellulare inizia a impazzire per i messaggi che mi arrivano su facebook da tutto il mondo, Inghilterra…Australia…Stati Uniti d’America…Italia settentrionale e tantissimi da Bari. (ci sono tifosi baresi ovunque). La richiesta è una sola:”Fai il videoselfie…ti prego”

Rivedo gli appunti sulla partita…infilo la sciarpa che mi ero levato qualche minuto prima e nel buio della mia stanza inizio a dar voce ai miei pensieri…a dar vita ad un’analisi dell’incontro tra Bari e Crotone secondo il mio punto di vista. Non mancano i vari “Guarna, ma da do c…. t’ha vnut”, ma cosciente che un errore ci può stare, visto i miracoli che poi lo stesso Guarna ha fatto durante tutta la partita, aggiungo anche un “mo non è che dobbiamo dare la morte a questi due ragazzi…hanno sbagliato e l’hanno capito…sciam nannze”.
Cito anche Giuseppe De Luca, un ragazzo che dobbiamo tenerci stretto…un talento come pochi con il sangue agli occhi sin dal primo minuto di gioco… “se lo avessi avuto alla playstation, avrei vinto la Masterleague in mezz’ora…e ci jè…Messi” “Il miglior acquisto per me è stata la conferma di De Luca”. Registro tutto d’un fiato e via in rete….vado a letto, sono le 2 di notte.

Il giorno dopo leggo i commenti e vedo che tantissimi la pensano come me…”Ok i ragazzi hanno sbagliato ma adesso non massacriamoli”…Penso: «Però vuoi vedere che la tifoseria sta maturando?» E invece l’illusione dura pochissimo…infatti su molti gruppi di tifosi autogestiti a volte bene a volte male, vedo una serie di screenshot di messaggi privati indirizzati proprio a Guarna e a Donkor. Pubblicavano queste foto di messaggi nei quali questo “tifosi” ma tali non sono…e lo devono sapere, si pavoneggiavano di insulti, minacce e bestemmie proferite su posta privata nei confronti di due calciatori, due professionisti, due lavoratori (non ce lo dimentichiamo mai che il loro è un lavoro…e se pensate che sia facile fare quel mestiere domandatevi perché voi non giochiate a calcio e loro si, hanno una roba che si chiama talento, ma agli occhi di uno stolto, esso non esiste).

Non ce la faccio a stare zitto, e pubblico un secondo video per stanarli, per vedere chi sono…e infatti, la trappola funziona. Il video dal titolo “AVAST” (video nel quale mando letteralmente a fare cose non meglio definite li dove il sole batte di rado, coloro che si sono permessi di invadere la sfera privata di due NOSTRI calciatori) in poche ore viaggia tra molti tifosi, e miete le sue prime vittime. “Sono professionisti pagati centinaia di migliaia di euro…e giusto che si prendano l’murt e l’kittestramurt”. No, non ci credo, lo hanno scritto davvero?

E qui scatta la mia riflessione sul codice etico di comunicazione sul web. Fortunatamente la percentuale di imbecilli che perorava questo tipo di tesi è ristretta a un nostalgico 2%. E mi chiedo se in questo 2% vanno mensionati anche coloro che distruggono due bus navetta dell’Amtab…e credetemi, sto ancora cercando di capire il motivo, se mai ce ne fosse uno che possa giustificare il loro gesto, o quelli che in trasferta vanno e spaccano tutto. Sia chiaro, non spetta a me giudicare nessuno…ma ognuno paga poi le conseguenze dei propri gesti. Il dramma è che il più delle volte a pagare le conseguenze di pochi folli, è la piazza intera.

Chiudo questa mia riflessione amara, dicendo che ci sono modi e modi per esprimere il proprio disappunto contro qualcosa e qualcuno, e che tutti devono essere e sentirsi liberi di dire ciò che vogliono pubblicamente, lo faccio io con i videoselfie… Ma nel momento stesso in cui si oltrepassa il limite della sfera personale, sappiate che siete in torto marcio…e sappiate che di voi,  tutta la società barese può solo vergognarsi. Oggi più che mai, bisogna essere vicini alla società del Bari, il presidente Paparesta e la sua famiglia stanno facendo i salti mortali per regalarci un sogno…Venerdì sera eravamo 20.000 gli altri 30.000 dove erano? Maturate…perché se vogliamo una squadra da serie A, noi dobbiamo essere dei tifosi da serie A.