Andrea Camplone gioca contro il suo passato. Pescarese di nascita e biancoceleste di professione per oltre un decennio, l’allenatore del Bari però non è disposto a fare sconti. Nella conferenza che precede la gara dell’Adriatico trova spazio anche il mercato. E Camplone conferma la sua proverbiale schiettezza.

«La società è sempre vigile – inizia il mister -, sulla piazza è rimasto poco ma credo possano esserci altre novità. Soddisfatto di quanto fatto fino ad ora? Aspettiamo e vediamo cosa succede. Al momento credo manchi qualcosa in difesa. Il mercato regala sempre sorprese last minute e magari qualche giocatore che non trova spazio in serie A potrebbe decidere di scendere in B per fare la differenza». La sensazione è quella che il mister sia in cerca di due ulteriori pedine. Un terzino di fascia sinistra ma anche un centrale più rapido di quelli attualmente a sua disposizione.

Il mercato tuttavia potrebbe portare novità anche in uscita. «La rosa va sfoltita – conferma Camplone -. Abbiamo fatto delle scelte e adesso ogni singolo calciatore dovrà decidere se restare qui e perdere totalmente un anno oppure andare a giocare sei mesi altrove, come ad esempio ha fatto Camara. Sansone? Non ho nulla contro di lui, spero possa essere il nostro grande acquisto del mercato di gennaio. Tuttavia, se resta deve iniziare a correre. Ha un grande passato ma viviamo nel presente e in partita non possiamo permetterci di regalare uomini all’avversario. Abbiamo una rimonta da fare e in campo voglio undici gladiatori. Lui è un calciatore forte, fortissimo ma deve dimostrarlo in ogni allenamento. Non posso guardare solo il curriculum, altrimenti farei la formazione consultando l’almanacco. Stiamo tentando di recuperarlo. Chi c’era prima di me ha provato con la carota, io sto tentando con il bastone. L’ho mandato in tribuna per stimolarlo: vedo un calciatore che si è adagiato».

Sulla partita. «A Pescara stanno caricando l’ambiente, vogliono uno stadio pieno – conclude l’allenatore -. Oddo sta facendo un grande lavoro ma noi dobbiamo pensare solo a noi stessi. Niente barricate, ne usciremmo con le ossa rotte. Loro sono una squadra che gioca al calcio, che si diverte, in forma sia sotto l’aspetto fisico che sotto il profilo mentale ma per quanto mi riguarda è un match da tripla. Non il crocevia della stagione: il campionato è ancora molto lungo. Per me questa sfida rappresenta un po’ la partita del cuore: dieci anni da calciatore, le giovanili, la fascia da capitano e due campionati vinti non sono cose che si dimenticano tanto facilmente. Ma niente sconti, voglio dare continuità ai due risultati positivi ottenuti contro Spezia e Vicenza e tornare a casa con dei punti».

Issa Cissokho non fa parte del gruppo dei convocati. C’è invece Dezi che però partirà solo dalla panchina. Camplone pare intenzionato a rilanciare Contini nel ruolo di centrale, con Gemiti o Di Noia pronti ad occupare la fascia mancina. In avanti si dovrebbe rivedere dal primo minuto Giuseppe De Luca.