Se non un avvocato difensore, poco ci manca. Stefano Sabelli si presenta in conferenza stampa con la chiara intenzione di consegnare tutte le responsabilità del disastro di Crotone alla squadra, assolvendo di conseguenza Davide Nicola. Un bel segnale di compattezza, per carità. Probabilmente però, qualcosa di distante dalla realtà dei fatti.

«Il mister ha voluto schierare la squadra in una determinata maniera – inizia Sabelli – ci aveva chiesto grande aggressività e non siamo stati capaci di dargliela. Quella della difesa a tre non è una novità assoluta. Abbiamo giocato così anche l’anno scorso. Il goal preso dopo appena novanta secondi di gioco ci ha destabilizzato ma se non ci fosse stato l’episodio del rigore sarebbe finita in modo diverso. Il turn over? Conseguenza delle tante partite ravvicinate. Il Bari ha in rosa 22 potenziali titolari, a mio parere la squadra non è stata stravolta più di tanto. Il risultato negativo è frutto di una nostra mancanza. Semplicemente, non siamo riusciti a fare quello che il mister ci aveva chiesto».

Dopo una brutta batosta però, adesso bisogna ripartire. «Le sconfitte sono tutte brutte – dice il terzino – quelle per 4-1 ma anche quelle per 1-0. La forza per ripartire bisogna trovarla all’interno dello spogliatoio e senza nulla togliere a chi c’era l’anno scorso, questo è un gruppo compatto come pochi. Per fortuna, si torna subito in campo. Quella contro l’Avellino è una partita importante, Trotta e Tavano sono calciatori forti ma noi giochiamo in casa e rispetto alla sfida di Crotone dovremo avere tutto un altro atteggiamento».

Sulle decisioni del direttore di gara ed in particolare sul rigore che ha comportato anche il rosso a Contini, Sabelli è molto chiaro. «Quest’anno ho deciso di non parlare di arbitri – conclude – dico solo che dobbiamo essere più furbi. Il rigore? In campo ci ha detto di aver visto una gomitata di Matteo, non ho letto il referto ma in quel momento non ha parlato di chiara occasione da goal. Non entro nel merito ma a quanto pare si vuol far diventare questo sport più simile al calcetto».