Davide Nicola è finito nel mirino di tifosi e addetti ai lavori per un avvio di campionato ampiamente sotto la soglia delle aspettative biancorosse. Attese poco rispettate sotto l’aspetto dei punti in classifica ma soprattutto sotto il profilo del gioco. La squadra però fa cerchio attorno al proprio allenatore e dopo la levata di scudi di Sabelli della scorsa settimana, ecco quella di Filippo Porcari. “Ho scoperto un allenatore preparatissimo e con grandissimi valori umani. Oltre agli insegnamenti è riuscito a instaurare un rapporto leale con noi giocatori, un aspetto molto importante all’interno della vita di una squadra. Il calcio troppo spesso è veloce e alla ricerca dei risultati. Vedi quello che è successo a Carpi dove per una partenza sfortunata Castori ha pagato per tutti. E forse avrebbe avuto bisogno di più tempo”.

A Carpi, nella passata stagione, una promozione insperata. “In carriera di campionati ne ho vinti diversi – spiega Porcari – sempre grazie all’unità e il lavoro del gruppo. Il singolo, certo, può farti la differenza ma se non si gioca tutti insieme avendo la stessa mentalità è difficile andare avanti. Quando dico tutti insieme mi riferisco anche e soprattutto a chi sta fuori dal campo. Con il Carpi abbiamo raggiunto la promozione perché si era creato un gruppo incredibile, concentrato sul lavoro settimanale del mister e sull’obiettivo finale”

Il centrocampista poi si sofferma su un’analisi personale. “Non sono mai stato un fenomeno ma un giocatore che ha sempre anteposto la squadra davanti a se stesso – ammette – non mi definisco un giocatore che fa la differenza ma sono quello sempre al servizio dei compagni. Amo le cose semplici, anche fuori dal campo, e questo forse mi è servito a livello mentale per cercare di dare sempre il massimo. Qui a Bari non nascondo di avere avuto delle difficoltà iniziali che ora sto superando. Venivo da due anni di lavoro fatto in modo diverso e credo sia fisiologico attraversare un periodo di ambientamento in un gruppo quasi tutto nuovo. Pian piano mi sto adattando a quello che chiede il mister non facendo mai mancare il mio impegno e la voglia di dare il massimo. Presto ritornerò il vero Porcari e lo dimostrerò con i fatti in campo”.

Chiusura dedicata alla trasferta di Latina. “Guardate per me Latina o Cagliari sono la stessa cosa – dice Porcari – il Bari deve giocare da Bari e scendere in campo con la stessa mentalità che si affronti la prima o l’ultima. Piuttosto, ho sentito che sarà vietata la trasferta ai nostri tifosi. Non conosco le motivazioni ma penso non sia giusto vietarla. Per noi giocatori poi è importantissimo averli al nostro fianco sono una carica in più. Ripensiamo alla prima partita con lo Spezia, il loro sostegno ci ha fatto dimenticare che stavamo giocando in dieci”. La decisione di vietare la trasferta ai supporter biancorossi ha creato molta polemica anche sul web. Singolare è soprattutto il fatto che la notizia sia apparsa prima sul sito ufficiale della società laziale (lunedì mattina) quando solo nelle ultime ore è stato diramato un comunicato del Prefetto di Latina che ha ufficializzato la decisione motivandola con ragioni di ordine e sicurezza pubblica.