Allo Scida di Crotone il Bari perde 4-1 e torna in Puglia con una valigia piena zeppa di interrogativi. Domande alle quali dovrà rispondere, senza giri di parole, Davide Nicola. Un comandante che anche questa volta ha disegnato il proprio piano di battaglia guardando esclusivamente lo schieramento dell’avversario, il Crotone non il Real Madrid, dimenticando di avere a disposizione uno degli organici migliori della categoria. Per il primo turno infrasettimanale della stagione il tecnico piemontese cambia tutto quello che può: gli uomini e il modulo. Perché se il Bari fino a questo punto aveva una certezza, la difesa a quattro, adesso non ha più nemmeno quella. Nella serata calabrese è 3-4-3. Oltre che un disastro senza precedenti.

Nel film della partita l’avvio del Bari è da incubo. Dietro le difficoltà di Del Grosso, tutto tranne che un centrale di difesa, sono lapalissiane. In mezzo Romizi e Porcari sono lasciati al proprio destino da Gemiti e Sabelli, che nella sceneggiatura scarabocchiata da Nicola diventano per l’occasione esterni alti di centrocampo. In avanti Rosina gioca lontano dalla porta avversaria, Puscas dimentica troppo spesso come il calcio in realtà sia uno sport di squadra e Sansone continua a recitare il ruolo di comparsa.

Facile immaginare come in questa pellicola dell’orrore la parte del carnefice se la prenda in carico il Crotone, mentre al povero Bari spetti soltanto quella della vittima. Dopo novanta secondi i padroni di casa sono già in vantaggio. Stoian, indisturbato sulla corsia di sinistra, crossa lungo sul secondo palo dove bucano in sequenza Contini, l’attaccante rossoblu Budimir e Del Grosso: arriva Tounkara e insacca alle spalle di Guarna. Il raddoppio arriva dopo circa venti minuti. Stoian, assai poco preoccupato dalla spinta di Sabelli, resta alto sulla linea degli attaccanti. Riceve palla, guarda la porta, riguarda la palla e scocca un fendente che va ad infilarsi nell’angolino alto alla sinistra di Guarna. In mezzo ai due goal, un tiro rasoterra di Capezzi che il portiere riesce a deviare sul palo. Un assedio del Crotone che trova nel doppio vantaggio una dimensione perfino risicata.

Nicola si accorge di averla fatta grossa e prova a riordinare la squadra sistemandosi come di consueto con una difesa a quattro. Il gioco dei galletti non ne giova troppo ma quantomeno il Bari smette di prendere schiaffi. Al minuto 25 Sansone si sveglia dal torpore che ha caratterizzato il suo avvio di campionato e inventa la rete che rimette in partita i suoi compagni. Bella l’azione dell’attaccante, che a dieci minuti dalla fine della frazione sfiora la doppietta con una pennellata su punizione che finisce larga di poco.

Il secondo tempo inizia con Contini e Guarna che provano a spianare la strada al Crotone cincischiando con il pallone tra i piedi. Dall’altra parte un’azione di contropiede manovrata da Rosina, proseguita da Puscas e finita da Sansone regala qualche brivido a Cordaz, che poco prima si era visto riscaldare i guantoni da un destro di Puscas. Dopo un paio di minuti però la partita di fatto va in archivio: Budimir viene stretto nella morsa costruita da Sabelli e Contini, l’intervento del capitano è ruvido ma per Maresca di Napoli è pure falloso. Rigore, rosso a Contini, giallo per proteste a Porcari e Crotone in vantaggio per 3-1 con il penalty trasformato da Salzano.

Il Bari, alla terza inferiorità numerica su quattro partite finora disputate, prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo con l’agonismo e le solite iniziative dei singoli. Un tentativo che fallisce miseramente sul diagonale di Budimir che ad un quarto d’ora dalla fine batte per la quarta volta Guarna. Il Crotone potrebbe segnare ancora e nel finale colpisce anche una traversa con Torromino. Le prime settimane di torneo consegnano alla serie B un Bari con tante ottime individualità ma con poche idee e molto confuse.